Covid-19, nessuna Regione passerà in zona gialla (almeno) fino al 23 agosto
Tutte le Regioni italiane resteranno in zona bianca anche per la prossima settimana. È questo il dato che emerge dopo il bollettino odierno del contagio in Italia, che ha fatto registrare altri 5636 casi e 31 morti. Se però i casi continuano a crescere ovunque, nessuna Regione rischia di dover lasciare la zona bianca, per effetto dei parametri introdotti con il decreto del 23 luglio. Come noto, infatti, una Regione resta in zona bianca fintanto che l’incidenza dei casi per 100 mila abitanti si mantenga sotto i 50 casi, oppure si verifichi una sola delle seguenti condizioni: o il tasso di occupazione dei posti letto in area medica per pazienti affetti da COVID-19 è uguale o inferiore al 15 per cento, oppure il tasso di occupazione dei posti letto in terapia intensiva per pazienti affetti da COVID-19 è uguale o inferiore al 10 per cento di quelli comunicati alla Cabina di regia del ministero della Salute.
Considerando che i dati di riferimento per il monitoraggio sono quelli del martedì, dunque, va rilevato come nessuna Regione si ritrovi al momento con parametri da zona gialla. Le due isole maggiori erano considerate le più a rischio, ma i dati odierni hanno confermato che la Sicilia, pur avendo incidenza vicino a 120, sia ancora sotto soglia per quanto riguarda l’occupazione dei posti in area medica (14%) e terapia intensiva (6,8%); quanto alla Sardegna, invece, pur registrando un’incidenza preoccupantemente vicina alla soglia di 150, l’occupazione dei posti in area medica si attesta al 7%, mentre quella in terapia intensiva è di poco sopra la soglia di sicurezza (dati AGENAS).
Tra le altre Regioni con dati in crescita vanno segnalate la Toscana (incidenza 126, AM al 5,2% e TI al 5,3%), l’Umbria (incidenza 105, AM 4,5% e TI 1,1%) e il Lazio, che fa segnare un’incidenza al ribasso rispetto alle ultime settimane (73 casi ogni 100mila abitanti), ma ha occupato il 6,9% dei posti in area medica e il 6,7% in terapia intensiva.
Ricordiamo in ogni caso che le differenze fra zona bianca e gialla, per effetto delle ultime modifiche introdotte dal governo, riguardano essenzialmente l'obbligo dell'utilizzo della mascherina all'aperto e il numero di persone non conviventi che possono sedersi contemporaneamente allo stesso tavolo di un bar o ristorante.