Covid, ok al piano vaccini: si parte con la somministrazione i primi di gennaio
La Conferenza Stato-Regioni ha dato poco fa il via libera al piano vaccini presentato dal Commissario per l'emergenza Domenico Arcuri. Il disco verde è arrivato durante la riunione convocata dal ministro degli Affari regionali Francesco Boccia con le Regioni, a cui hanno preso parte anche il ministro della Salute, Roberto Speranza, e il commissario straordinario Arcuri.
Nei primi giorni di gennaio partirà la vaccinazione di massa, in anticipo quindi sulla tabella di marcia prevista. "Rispetto alle valutazioni che avevamo fatto, saremo pronti a partire con alcuni giorni di anticipo", ha confermato anche il ministro della Salute Speranza.
Secondo quanto si apprende, oggi stesso il Commissario invierà alle Regioni tutte le istruzioni per il vaccino ed entro la settimana tutte le indicazioni per la procedura di somministrazione. Verranno consegnate il 90% delle dosi richieste dalle Regioni e questo perché è stato stimato che non si vaccinerà il 100% del personale sanitario previsto. Per questo ieri si è iniziato a parlare della possibilità di rendere il vaccino anti Covid obbligatorio per medici e personale sanitario che lavora negli ospedali pubblici.
"La campagna vaccinale sarà una sfida che vinceremo tutti insieme". Lo ha detto, secondo quanto si apprende, il ministro degli Affari Regionali Francesco Boccia nel corso della riunione. "Oggi diamo il via libera al piano di distribuzione e domani portiamo il documento condiviso in Conferenza Stato-Regioni in modo da renderlo subito operativo anche dal punto di vista formale – ha aggiunto -. Le Regioni hanno fatto insieme al commissario Arcuri un lavoro puntuale e molto rigoroso".
L'incontro è quindi proseguito, secondo quanto si apprende, con una consultazione sull'ipotesi delle maggiori restrizioni nel periodo delle festività, fermo restando il mantenimento del modello di interventi ‘a zone' anche a gennaio. Il modello, avrebbe detto Boccia in apertura, "ha funzionato bene e ha fatto scendere l'Rt da 1.7 all'attuale 0,8 ed è ancora in discesa, anche se le reti sanitarie necessitano di essere sempre più difese e alleggerite".
Tra i governatori, il presidente del Veneto Luca Zaia avrebbe proposto "misure restrittive da zona rossa fino all'Epifania. A sostegno di maggiori restrizioni anche i rapresentanti del Lazio, Friuli Venezia Giulia, Molise e Marche. Secondo Zaia, "nel periodo delle festività servono restrizioni massime, se non le fa il Governo le faremo comunque noi. La Germania – avrebbe aggiunto sempre secondo quanto apprende AdnKronos – è in lockdown e a gennaio è pronta a ripartire e se non chiudiamo tutto adesso ci ritroveremo a gennaio a ripartire con una curva troppo alta. Servono però ristori certi in parallelo alle chiusure". La posizione del presidente del Veneto è condivisa anche dai ministri Boccia e Roberto Speranza.