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Il caso Cospito

Cospito, governo dice che non scende a patti con chi minaccia: “Istituzioni non si fanno intimidire”

Gli attacchi e le proteste delle ultime ore “non intimidiranno le istituzioni. Tanto meno se l’obiettivo è quello di far allentare il regime detentivo più duro per i responsabili di atti terroristici”: lo afferma una nota di Palazzo Chigi, parlando di una serie di atti a favore di Alfredo Cospito, l’anarchico detenuto al 41bis.
A cura di Annalisa Girardi
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"Lo Stato non scende a patti con chi minaccia": è quanto fa sapere in una nota Palazzo Chigi, commentando gli atti e le manifestazioni che nelle ultime ore hanno interessato diverse città, in protesta per il trattamento riservato all'anarchico Alfredo Cospito, da mesi al 41bis e in sciopero della fame. "Gli attentati compiuti contro la nostra diplomazia ad Atene, Barcellona e Berlino, come pure quello di Torino, le violenze di piazza a Roma e Trento, i proiettili indirizzati al direttore del Tirreno e al procuratore generale Francesco Saluzzo, la molotov contro un commissariato di Polizia: azioni del genere non intimidiranno le istituzioni. Tanto meno se l'obiettivo è quello di far allentare il regime detentivo più duro per i responsabili di atti terroristici", si legge ancora nel comunicato del governo.

Sulla questione era già intervenuto oggi Giovanni Donzelli, deputato di Fratelli d'Italia e responsabile nazionale dell'organizzazione del partito. "Noi siamo convinti che su terrorismo e mafia lo Stato non scende a patti con nessuno e non tratta né con i mafiosi, né con i terroristi. Andremo avanti a difendere il carcere duro e il 41bis", ha detto intervenendo alla trasmissione In Onda su La7.

Anche diversi esponenti della maggioranza hanno poi ribadito la loro posizione sui social. "Gli atti violenti compiuti in relazione a Cospito sono il massimo ostacolo a ogni cambiamento nelle sue condizioni di detenzione", ha scritto su Twitter Lucio Malan, capogruppo di Fratelli d'Italia al Senato.

"Il governo Meloni non arretrerà di un millimetro sul carcere duro e 41bis che, a maggior ragione, dopo le escalation di violenze di queste ultime ore di terroristi e anarchici, compresa la busta con proiettili indirizzata ieri al procuratore di Torino e la molotov lanciata a Roma contro il distretto di polizia stanotte, appaiono indispensabili. A coloro che chiedono che a Cospito sia tolto il 41-bis, evidenzio solo che comportamenti delinquenziali, quali quelli messi in atto dai suoi asseriti sostenitori, fanno ritenere che la cosa migliore sia il mantenimento di detta misura", ha dichiarato in una nota Tommaso Foti, capogruppo di Fratelli d'Italia alla Camera.

"Ferma condanna e solidarietà alle forze dell'ordine di Roma, oggetto in queste ore di vili aggressioni e attacchi inaccettabili. Da parte del governo c'è la massima fermezza a respingere ogni tentativo di intimidazione e violenza, e attenzione a non sottovalutare alcun episodio violento", ha detto invece il ministro dell'Agricoltura, della Sovranità alimentare, Francesco Lollobrigida.

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