Caso Cospito, Donzelli non ha leso l’onore dei deputati Pd: la decisione definitiva del Giurì d’onore
Il Giurì d'onore della Camera ha approvato all'unanimità la relazione sul caso Donzelli. Lo si apprende a Montecitorio al termine della riunione della commissione presieduta da Sergio Costa (M5s) e composta da Fabrizio Cecchetti (Lega), Alessandro Colucci (Misto), Annalisa Patriarca (FI) e Roberto Giachetti (Iv). La decisione finale è stata che le parole di Donzelli non hanno leso l'onorabilità dei colleghi del Partito democratico.
La commissione era chiamata valutare se il deputato di Fratelli d'Italia Giovanni Donzelli avesse leso l'onorabilità di quattro parlamentari del Pd, nel suo intervento in Aula il 31 gennaio scorso. Durante la discussione sull'istituzione della commissione Antimafia, Donzelli si era espresso sulla visita della delegazione Pd all'anarchico Alfredo Cospito, che in quel momento si trovava ancora nel carcere di Sassari, in sciopero della fame per protesta per l'applicazione nei suoi confronti del regime carcerario del 41 bis
Donzelli, che è anche vicepresidente del Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica (Copasir), aveva attaccato i parlamentari dem, affermando che "il 12 gennaio 2023, Alfredo Cospito, mentre parlava con i mafiosi, incontrava parlamentari come Serracchiani, Lai, Orlando e Verini che andavano a incoraggiarlo nella battaglia". "Questa sinistra sta dalla parte dello Stato o dei terroristi con la mafia?", è stata la domanda posta dal deputato di Fratelli d'Italia.
Il presidente del gran Giurì, Sergio Costa, ha consegnato nelle mani del presidente della Camera, Lorenzo Fontana, il testo contenente il parere dell’organismo sul caso. L’atto, secretato, dopo la formale approvazione del presidente della Camera è stato poi presentato all’Aula, che ne ha preso atto senza votare.
Perché Donzelli non ha leso l'onorabilità di Serracchiani, Lai e Orlando
Il Giurì non ha valutato la domanda di Donzelli ("Questa sinistra sta dalla parte dello Stato o dei terroristi con la mafia?") perché si trattava di "una domanda retorica di natura prettamente politica", ha spiegato il presidente Sergio Costa. Per quanto riguarda la seconda parte (su Orlando, Lai e Seracchiani che avrebbero "incoraggiato nella battaglia" Cospito), c'erano due possibili interpretazioni.
Nelle parole di Donzelli ci poteva essere l'idea che i deputati del Pd volessero eliminare il regime di 41-bis in generale. In questo caso, non ci sarebbe stato nessun fondamento per l'accusa. Il deputato di FdI, però, ha spiegato alla commissione che non intendeva questo: quando ha detto che i parlamentari del Pd volevano "incoraggiare" Cospito "nella battaglia", si riferiva alla battaglia per rivedere la posizione giuridica di Cospito stesso, e non per abolire il regime di 41-bis.
Su questo punto, Andrea Orlando aveva sostenuto la necessità di revocare il 41-bis per l'anarchico, nei giorni precedenti all'intervento di Donzelli alla Camera. Per questo, anche se Serracchiani e Lai non avevano invece dato segno di essere favorevoli alla rimozione di Cospito dal 41-bis, le parole di Donzelli sono state ritenute un intervento "politicamente aspro", ma non lesivo dell'onorabilità.
Il Giurì ha comunque sottolineato che accedere alle carceri è un diritto e un dovere dei parlamentari, in linea generale: "Andare a visitare un detenuto non significa condividerne o sostenerne le ragioni, in nessuna misura", ha ricordato Costa.
Come sta Alfredo Cospito
Il medico legale, consulente di parte della difesa di Alfredo Cospito, dopo la visita di questa mattina nel reparto di medicina penitenziaria dell'ospedale San Paolo di Milano, ha comunicato le condizioni di Salute di Alfredo Cospito: "La situazione mentale e il tono dell'umore è positivo, ha atteggiamento determinato. Ha la preoccupazione di non procurarsi danni irreversibili e ha ricevuto una serie di informazioni per cercare di limitare dei deficit che cominciano ad essere ben evidenti nel sistema nervoso periferico. In particolare c'è deficit di flessione del piede destro sulla gamba che è ancora più marcata, condiziona una camminata steppante. Camminare sta diventando una fatica e difficoltoso con un'instabilità posturale".
"Ho spiegato ad Alfredo che il deficit vitaminico è alla base di questi deficit neurologici periferici, ha detto che deciderà nei prossimi giorni se assumere dei multivitaminici", ha aggiunto.
Il detenuto "pesa 67,9 kg e continua a perdere peso. Le condizioni di nutrizione stanno peggiorando", ha avvisato il medico dopo la visita. Cospito all’inizio dello sciopero della fame ad ottobre 2022 pesava 120 kg: ha perso ad oggi oltre 52 kg.
"Oggi come anche l'ultima volta non sono riuscito ad avere un contatto con i medici curanti dell'ospedale. Non capisco se sia una politica per tenere delle distanze che non dovrebbe esserci, perché io come medico di parte e loro come medici dell'ospedale, dovremmo pensare insieme per la tutela della salute di Alfredo", ha aggiunto il medico legale.