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Cosentino: “O mi candidate o vi rovino”, è rissa nel Pdl

Quasi rissa tra l’ex sottosegretario e il segretario del Pdl Alfano, come racconta Repubblica. Cosentino avrebbe minacciato il ritiro dei suoi uomini dalle giunte nel caso di una sua esclusione dalle elezioni politiche.
A cura di Antonio Palma
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Ormai è rottura tra il segretario del Pdl Angelino Alfano e Nicola Cosentino, uno degli impresentabili nelle liste per le elezioni politiche 2013, che è deciso a non mollare. Come racconta Caremo Lopapa su Repubblica tra i due ieri mattina si è quasi sfiorata la rissa a Palazzo Grazioli quando Cosentino, alias Nick o' mericano, ha rotto gli indugi di questi giorni e si è fiondato dal segretario per urlargli la sua rabbia. Cosentino avrebbe preteso un posto sicuro in lista in Campania minacciando in caso contrario di ritirare tutti i suoi uomini nelle giunte locali e la sconfitta sicura del Pdl nella Regione. La motivazione ufficiale è quella di non far passare la linea giustizialista nel partito, ma la ragione più pratica è che in questo modo Cosentino dovrebbe dire addio all'immunità parlamentare  e per lui si potrebbero aprire le porte del carcere.  Lo sa bene Cosentino che, sempre secondo il racconto di Repubblica, avrebbe sbottato: "Lo capite o no che per darla vinta a quattro giustizialisti io finisco in galera?".

Il problema del carcere accomuna Cosentino all'altro candidato in forse, Alfonso Papa, che insieme al'ex sottosegretario sta formando l'ala degli irriducibili della candidatura. Non sono valse a niente le argomentazioni e le rassicurazioni di Berlusconi, Cosentino non vuol sentire ragioni. Ad Alfano che gli diceva "Hanno rinunciato Scajola e Dell’Utri, non si capisce perché tu debba essere candidato, ma non hai visto i sondaggi?" Cosentino ha risposto "E' questo sarebbe il partito garantista? Ma io vi rovino, ritiro i miei consiglieri e faccio saltare decine di giunte in Campania: poi vi faccio perdere le elezioni". Il Cavaliere prova a ricucire lo strappo e per il momento si è inventato la candidatura sub judice. La tensione nel Pdl però resta alta e non resta che aspettare stasera quando ufficialmente saranno presentate le liste finali e si vedrà chi l'avrà spuntata.

Vendola: "A destra si sente ancora la puzza di camorra" – Nel frattempo nuova riunione tra i big del Pdl nella sede romana del Cavaliere per mettere la parola fine alle discussioni interne. Mentre Cosentino sembra avercela quasi fatta continuano i ritiri più o meno volontari tra gli altri incantabili, dopo Scajola e dell'Utri infatti anche Marco Milanese  ha annunciato la sua rinuncia ad un posto nelle liste del centrodestra. "Preso atto delle polemiche pretestuose che la mia candidatura pone al partito e ribadendo la necessità che venga sempre affermata per tutti la presunzione di non colpevolezza prima di una sentenza definitiva di condanna comunico di aver ritirato sin da domenica la mia candidatura dalle liste del Pdl al fine di evitare ogni strumentalizzazione delle mie vicende giudiziarie" ha scritto in una nota l'ex braccio destro di Tremonti. Nella polemica interviene anche il leader di Sel Nichi Vendola che con un tweet al vetriolo si scaglia contro Cosentino e i dubbi del Pdl, "A sinistra vogliamo far sentire profumo di diritti sociali. A destra si sente ancora la puzza di camorra" ha scritto il governatore della Puglia.

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