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Cos’è questa storia della ‘laurea della domenica’ di Calderone, la ministra: “Non l’ho presa in fretta e furia”

Dubbi sulla laurea ottenuta dalla ministra del Lavoro Marina Calderone all’università privata Link Campus di Roma, dove il marito sedeva nel cda: dallo statino degli esami risultano materie superate anche nello stesso giorno e pure nei fine settimana, quando l’università era chiusa. La ministra si difende: “Esami sostenuti nel fine settimana? È la normalità in caso di corsi dedicati agli studenti-lavoratori”
A cura di Annalisa Cangemi
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La ministra del Lavoro Marina Calderone è finita al centro di una polemica legata alla sua laurea, che secondo il Fatto Quotidiano sarebbe stata presa in modo ‘facilitato', quasi gratuitamente anche se conseguita in un'università privata, la Link Campus di Roma, dove il marito della ministra, Rosario De Luca, sedeva nel cda, proprio durante il corso di studi dell'esponente del governo. L'ateneo tra l'altro è finita sotto inchiesta della procura di Firenze per presunti ‘esami facili' nel 2016, anno in cui Calderone avrebbe conseguito la laurea.
La ministra, secondo quanto ha affermato lei stessa, avrebbe ottenuto due titoli, una laurea triennale in Economia Aziendale nel 2012 e una magistrale in Gestione Aziendale nel 2016, titolo ottenuto a pieni voti, con 110 e lode. Ma qui ci sarebbe la prima incongruenza, secondo quanto ha spiegato il Fatto Quotidiano, perché secondo quanto risulta all'Anagrafe Nazionale degli Studenti del ministero, l'unica che attesta i titoli di studio con valore legale, e che fa fede, non c'è nulla sul percorso di studi triennale della ministra Calderone, e dunque non si capisce come abbia fatto a immatricolarsi alla magistrale. In pratica gli unici esami che risultano all'ANS sono quelli del biennio.

Il punto è che tutto il percorso di studi triennale, scrive ancora il Fatto oggi, "per il ministero dell'Istruzione non poteva esistere, perché all'epoca i titoli rilasciati dalla ‘Libera Università di Malta' non avevano alcun valore legale in Italia. Solamente con il decreto della ministra Mariastella Gelmini firmato il 21 settembre 2011 la Link ‘è riconosciuta quale Università non Statale dell'Ordinamento Universitario Italiano".

Analizzando poi il libretto delle materie, il Fatto Quotidiano ha notato esami fatti nello stesso giorno, in alcuni casi anche di domenica, quando l’università era chiusa, e con cadenze spesso regolari, il primo e il 15 del mese.

Il giornalista del Fatto Thomas Mackinson ha controllato lo statino degli esami, da cui è emerso che il 1 febbraio 2013 la ministra ha sostenuto l'esame ‘Modelli di governance e gestione delle organizzazioni complesse', e lo stesso giorno anche ‘Diritto della concorrenza e regolamentazione dei mercati'. A giugno 2014 avrebbe dato tre esami in tre settimane, con due esami sostenuti nello nello stesso giorno: il 1 giugno ha superato ‘Economia dell’Innovazione' e ‘Teoria delle decisioni e knowledge management'.

Capitolo costi: secondo l'anagrafe dei contributi del ministero, per la magistrale Calderone avrebbe pagato solo il costo del bollo (1 euro), più altri 3 per la contabilità della Link. Il biennio invece costa circa 10mila euro. A lei sarebbe stato però applicato uno sconto su tasse e rette pari al 50%. Ma nonostante questo, secondo quanto è emerso, avrebbe pagato 500 euro di iscrizione e una sola rata da 850. Le altre sei, per un totale di 5.100 euro, risultano ancora oggi ‘da pagare' e ‘scadute'.

La ministra, prima di svolgere un ruolo di governo, nel 2005 è stata nominata presidente dell'ordine dei Consulenti del Lavoro (a cui dice di essere iscritta dal 1994). Dal 2010 è stato però introdotto l'obbligo di laurea, per ricoprire questo incarico. L'ipotesi quindi è che abbia voluto conseguire celermente la laurea, tramite la Link, e per questo si sia iscritta nel novembre del 2011 al corso triennale in Economia aziendale, approfittando di un iter semplificato costruito ad hoc per lei.

Opposizioni contro la laurea ‘facile' di Calderone

In una nota congiunta le opposizioni chiedono alla ministra di riferire in Commissione Lavoro per spiegare i dettagli della vicenda, e chiedono un chiarimento anche al Rettore dell'Università degli studi Link  "Chiediamo al Presidente Rizzetto la convocazione urgente della Commissione lavoro per audire la Ministra Calderone e il Rettore dell'Università degli studi Link. Le rivelazioni del Fatto Quotidiano segnalano incongruenze e conflitti di interessi nel percorso universitario della Ministra. Finora non conosciute. Il curriculum di un esponente del governo è una cosa seria. Pretendiamo trasparenza e verità innanzitutto in Parlamento", si legge in una nota congiunta i deputati Arturo Scotto, Valentina Barzotti e Franco Mari, rispettivamente capogruppo Pd, M5s e Avs in Commissione Lavoro alla Camera.

"Valditara anziché arrovellarsi su come vietare l’uso dell’asterisco e dello Schwa nei documenti degli istituti, perché non ci informa sui titoli accademici della collega ministra Calderone; che si sarebbe laureata con esami di sabato e domenica nell'Università privata dove il marito è membro del Consiglio di amministrazione. Il merito è una prerogativa troppo seria per essere lasciata nelle mani di chi potrebbe non averne", ha detto il deputato democratico, Stefano Vaccari, segretario di Presidenza della Camera, rivolgendosi al ministro dell'Istruzione.

La maggioranza difende la ministra Calderone

All'onorevole Vaccari ha risposto la sottosegretaria all'Istruzione Paola Frassinetti: "Mi stupisce che l'onorevole Vaccari del Pd sulla questione della laurea del Ministro Calderone menzioni il Ministro Valditara che avrebbe dovuto, a suo dire, informarsi sui titoli accademici della Calderone. Evidentemente l'on. Vaccari ignora che la competenza su questo tema è del Ministro dell'Università e non di quello dell'Istruzione e Merito. In questo modo, polemizzando su ogni cosa, si dimostra di avere povertà di argomenti".

"L'elenco di esponenti del governo a cui la sinistra chiede le dimissioni si arricchisce oggi con il nome del ministro del Lavoro, Marina Elvira Calderone. In assenza di solidi argomenti politici, viene attaccata sul piano personale, attraverso una squallida indagine sul suo percorso di studi. Prima di diventare ministro, la Calderone è stata per anni una qualificata professionista nel mondo del lavoro e oggi sta mettendo a disposizione del Paese le sue qualità. I numeri la premiano, la disoccupazione è ai minimi, la sinistra per l'ennesima volta rivolge accuse pretestuose che evidenziano un'irrilevanza politica. Solidarietà al ministro", ha scritto in una nota il senatore Ignazio Zullo, capogruppo di Fratelli d'Italia in commissione Lavoro.

La replica della ministra Calderone

"In relazione al mio percorso universitario, mi preme ricordare che ho ottenuto la laurea triennale in data 12 novembre 2012 e quella magistrale in data 26 luglio 2016. Oggi un quotidiano ha trovato la prova della mia laurea, ossia il libretto universitario. Nel quale ci sono esami sostenuti lo stesso giorno e più esami superati a distanza ravvicinata. Come credo sia accaduto a molti universitari. In quanto studente-lavoratrice, ero una fuori corso. Questo significa che è stata tutt'altro che una laurea presa in fretta e furia", ha scritto sui social la ministra del Lavoro e delle Politiche sociali. "Mi preme inoltre ricordare – ha aggiunto – che sono iscritta all'ordine dei consulenti del lavoro dal 22 novembre 1994, mentre l'obbligo di laurea è stato introdotto solo a partire dal 2010. Quanto agli esami sostenuti nel fine settimana, è la normalità in caso di corsi dedicati agli studenti-lavoratori. Orgogliosamente posso affermare che lavoro (e studio) da più di 30 anni".

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