Cos’è questa storia del testamento colombiano di Berlusconi e chi è l’uomo che ha diffidato i figli
C'è un nuovo testamento firmato Silvio Berlusconi, e viene dalla Colombia. Per gli appassionati del genere, la successione del Cavaliere era stata fin troppo lineare. Nessun intrigo, nessuna sorpresa. L'unico sussulto è stato il lascito a Marcello Dell'Utri – meno scontato di quello destinato alla compagna Marta Fascina e al fratello Paolo – poi l'eredità di Berlusconi è stata divisa regolarmente tra i cinque figli, anche se non in parti uguali. Nessuna lite, la famiglia resta unita anche davanti a una spartizione miliardaria. Unita anche nel chiedere di non pagare la tassa di successione – come filtrato nei giorni scorsi – che poi non sarebbe neanche una cifra così elevata, in percentuale. Ma ora un nuovo testamento potrebbe cambiare tutto.
L'imprenditore torinese Marco Di Nunzio – 55 anni, residente in Colombia, candidato nel 2013 alla presidenza della Regione Lombardia con la lista Movimento Bunga Bunga – ha depositato pubblicamente presso uno studio notarile di Napoli, il 3 ottobre, un testamento speciale, non olografo (ovvero non scritto a mano), firmato da Silvio Berlusconi. Dopo la pubblicazione, l'avvocato ha diffidato i cinque figli di Berlusconi. Il documento, secondo quanto risulta, sarebbe stato stipulato il 21 settembre 2021 nello studio del notaio Jimenez Najera Margarita Rosa, a Barrio Espinal, in Colombia. Poi è arrivata anche l'apostilla della Cancelleria del ministero degli Esteri colombiano.
L'erede – che racconta di essere stato legato all'ex presidente del Consiglio da un rapporto di profonda amicizia – pretende di avere ciò che gli spetta, come specifica questo nuovo testamento: il 2% delle azioni di Fininvest, 26 milioni di euro, il 100% di una società che controlla le ville ad Antigua, nelle Antille, e una serie di imbarcazioni tra cui la Principessa VaiVia. Insomma, dopo il primo vero colpo di scena, ora è il momento degli avvocati.