Cos’è questa storia del bonus 500 euro per spese extrascolastiche: cosa sappiamo e chi potrà averlo
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In questi giorni si sta parlando molto di un nuovo bonus da 500 euro previsto per le spese extrascolastiche dei figli tra i 6 e i 14 anni di età e riconosciuto alle famiglie con Isee inferiore ai 15mila euro. In realtà occorre fare alcune precisazioni, a partire dall'importo dell'agevolazione.
Come avevamo raccontato, il bonus era stato proposto da Fratelli d'Italia con un emendamento alla legge di bilancio firmato dall'ex capogruppo a Montecitorio, Tommaso Foti e il vicepresidente della Camera, Fabio Rampelli. Tuttavia l'emendamento è stato modificato in alcuni passaggi – come l'importo o i requisiti Isee – che non compaiono all'interno della manovra varata a fine dicembre.
Cosa prevedeva il bonus 500 euro nell'emendamento di Fratelli d'Italia
La proposta di FdI infatti, prevedeva un bonus da 500 euro per le famiglie con figli di età inferiore ai 14 anni e un Isee più basso di 35mila euro. L'incentivo era pensato per sostenere le spese extra-scolastiche, ovvero quelle destinare per una serie di attività come lo sport, la formazione musicale, l'apprendimento culturale, servizi culturali e turistici.
Cosa dice la manovra su requisiti e importo del bonus per le spese extrascolastiche
Nella versione approdata in manovra però, il riferimento preciso all'importo – cioè 500 euro – è sparito, mentre il limite Isee è stato abbassato, da 35mila a 15mila euro. Nello specifico, il comma 270 della legge di bilancio istituisce "al fine di sostenere la genitorialità e le attività sportive e ricreative effettuate in periodi extra scolastici" un "Fondo Dote per la famiglia". Quest'ultimo viene finanziato con 30 milioni di euro per il 2025, per sostenere le associazioni e società sportive dilettantistiche iscritte nel Registro nazionale delle A.s.d e gli enti del Terzo settore.
Al comma 271, la legge precisa meglio anche l'età che devono avere i figli per poter richiedere il bonus, ovvero più di 6 anni ma meno di 14. L'agevolazione, che potrà essere cumulata con altri bonus, è riconosciuta per "ciascun figlio a carico di età compresa tra sei e quattordici anni" ed è attribuito sotto forma di "rimborso per le prestazioni sportive e ricreative" alle "famiglie con indicatore della situazione economica equivalente in corso di validità pari o inferiore a 15.000 euro".
Nella legge dunque, non si fa riferimento all'importo preciso del bonus e pertanto non possiamo dire se varrà o meno 500 euro come inizialmente proposto da Fratelli d'Italia. Ad ogni modo, per marzo sono attesi i decreti attuativi con cui i ministeri competenti chiariranno le modalità di erogazione del bonus e finalmente, si potranno conoscere gli importi effettivi e come fare domanda.