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Cos’è questa storia degli ex deputati che continuano a usare biglietti gratis per l’alta velocità

Lo ha rivelato il Foglio, e lo hanno confermato a Fanpage gli uffici della Camera: un gruppo di ex deputati ha comprato (gratis) dei biglietti di Italo e Trenitalia prima che finisse la scorsa legislatura, e ora continua a usarli, nonostante nessuno di loro sia più in Parlamento.
A cura di Luca Pons
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Negli ultimi tre mesi della scorsa legislatura – dopo la caduta del governo Draghi e prima dell'insediamento del nuovo Parlamento emerso dalle elezioni – un gruppo di deputati ha approfittato dei privilegi parlamentari per ottenere dei carnet di biglietti di Trenitalia e Italo, da usare anche una volta finito il loro mandato. Lo ha riportato Il Foglio, che ha preso visione delle spese per i trasporti effettuate dai deputati.

Tutti i parlamentari hanno il diritto di accedere gratuitamente ai trasporti su treno, per potersi spostare da e verso Roma, nel corso del loro mandato. Normalmente, i biglietti vengono richiesti volta per volta, e poi sul treno si mostra al controllore il codice del biglietto e il proprio tesserino da parlamentare. C'è anche la possibilità, anche se è molto meno frequente, di comprare direttamente un carnet di 10-15 viaggi. Questo diritto, però, finisce nel momento in cui non si è più parlamentari.

Cinquantamila euro di biglietti a ottobre 2022, e qualcuno li usa ancora

Secondo quanto scritto dal Foglio, nell'ultimo mese in cui è stato attivo il vecchio Parlamento, cioè ottobre 2022, sono stati venduti carnet per un valore di 50.740,50 euro. Per fare un paragone, nel mese precedente la spesa era stata di 9631 euro, ad agosto di 10.168 e a luglio di 11.979,50 euro. Nel corso di questi quattro mesi, alcuni deputati sarebbero arrivati a richiedere anche più di 10mila euro di biglietti.

Tutti numeri comunque molto più alti dei 3.756 euro spesi per i carnet a marzo 2022, quando il governo Draghi era pienamente attivo. L'aumento è arrivato proprio dopo la caduta del governo, e soprattutto nelle due settimane prima che il mandato dei deputati scadesse definitivamente. Dato che i carnet hanno una validità di al massimo sei mesi, solo quelli acquistati da luglio in poi sono ancora validi oggi. E tra chi li ha comprati in quel periodo, alcuni ex deputati hanno continuato a usarli, nonostante non fossero stati rieletti.

Montecitorio spiega: è responsabilità di Trenitalia e Italo controllare che siano validi

Gli uffici della Camera, contattati da Fanpage.it, hanno detto che per i parlamentari della scorsa legislatura era possibile acquistare biglietti fino al 12 ottobre, giorno precedente all'inizio dei lavori della nuova Camera. Ma, soprattutto, che questi biglietti avrebbero essere dovuto validi al massimo fino al 31 ottobre, e non oltre.

Da quel momento in poi, ha spiegato la Camera, sarebbe stata responsabilità di Trenitalia e Italo controllare il tesserino da parlamentare a chi usa biglietti gratuiti. Quindi, in teoria, non ci dovrebbe essere la possibilità di usare i biglietti dopo la fine del proprio mandato. In pratica, però, gli uffici di Montecitorio hanno confermato che una quarantina di deputati ha continuato a farne uso.

Si tratta di una responsabilità personale dei deputati, hanno sottolineato, ed eventualmente delle compagnie di trasporti. Per la Camera, e in particolare per il Collegio dei questori che ha preso le decisioni sul tema, la validità di questi biglietti è finita il 31 ottobre. Ma alcuni hanno continuato a salire sul treno ed esibirli, e non sono stati fatti ulteriori controlli a bordo.

La Camera ha detto di non essersi attivata per contattare questi ex parlamentari, dato che, appunto, la responsabilità ricade sui titolari dei biglietti e sull'azienda che li ha emessi. Dopo la circolare con cui i questori hanno dato le scadenze, la questione si è chiusa per Montecitorio. Secondo alcune ricostruzioni di stampa, ci sarebbe una lista dei nomi degli ex deputati in questione, e la maggior parte di questi apparterebbe al Movimento 5 stelle. Ufficialmente, però, non c'è alcun elenco dettagliato dei parlamentari che hanno continuato ad usare i propri carnet, né sarebbe possibile stabilire a quali gruppi politici appartengano.

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