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Cos’è questa storia che il governo vuole togliere le sim telefoniche ai migranti

Fratelli d’Italia ha presentato un emendamento al ddl Sicurezza, in discussione alla Camera, che vuole vietare ai migranti privi di permesso di soggiorno di disporre di una sim telefonica. In attesa del voto in Aula nei prossimi giorni, dalle opposizioni hanno già annunciato battaglia.
A cura di Giulia Casula
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Niente scheda telefonica senza permesso di soggiorno. Fratelli d'Italia ha presentato un emendamento al ddl Sicurezza, in discussione alla Camera, che vuole impedire la possibilità di disporre di una sim telefonica "senza avere una identificazione chiara di chi la usa o in assenza del regolare permesso di soggiorno".

In altre parole, per acquistare una sim servirà, oltre il documento d'identità, anche il permesso di soggiorno. Dietro la nuova stretta anti-migranti c'è la firma del responsabile organizzazione del partito Giovanni Donzelli e del parlamentare Francesco Michelotti. L'emendamento "è nato da un confronto con alcuni investigatori delle squadre mobili, che hanno segnalato una difficoltà nel condurre indagini, attraverso intercettazioni, su sim con intestatari di fatto irrintracciabili o fasulli", ha spiegato il numero due di Fdi.

La proposta interviene sull'articolo 32 del ddl Sicurezza, il disegno di legge che in queste settimane ha acceso il confronto in Parlamento per i discussi provvedimenti su detenute madri, pene per chi manifesta bloccando il traffico e aggravanti per i reati commessi nei pressi delle stazioni.

Secondo la norma in questione, i migranti sprovvisti di un permesso di soggiorno non potranno comprare una scheda telefonica e dunque, molto probabilmente incontrerà maggiori difficoltà a mettersi in contatto con i familiari rimasti nel Paese d'origine. Un problema che non pare toccare la Lega, con il senatore Claudio Borghi che ha commentato: "Se vogliono sentire le loro famiglie niente di meglio che tornare a casa loro". 

Non solo, l'immigrato irregolare in attesa di ricevere il permesso non avrà neppure la possibilità di contattare autonomamente la questura a cui ha presentato la richiesta.  Con l'emendamento, che modifica il Codice delle comunicazioni elettroniche del 2003, anche chi è regolare e si sostituirà a una persona che ne è priva per acquistargli una sim rischia di essere sanzionato. Così pure il rivenditore che non effettuerà debitamente il controllo. "Esiste un vero e proprio mercato di sim fantasma utilizzate da gruppi criminali. L'obiettivo del testo è quello rendere così identificabili eventuali responsabili di reati intercettati", ha spiegato ancora Donzelli.

In attesa del voto in Aula la prossima settimana, le opposizioni annunciano battaglia. "Ci opporremo con forza a questa ennesima norma del ddl sicurezza che comprime le libertà e attacca i diritti dei migranti", ha fatto sapere la capogruppo del Partito democratico in commissione affari costituzionali a Montecitorio, Simona Bonafè che ha denunciato il blitz con cui la norma è stata varata prima della pausa estiva. "Il Decreto Sicurezza che stiamo discutendo in questi giorni alla Camera è una mix di propaganda e criminalizzazione del dissenso. Se la prendono con i minori, costretti in carceri con le madri, con le donne incinte, con gli studenti che protestano, con i migranti e persino con chi coltiva cannabis light, ma non fanno nulla per la prevenzione, per le forze dell'ordine. Sicurezza sì, ma solo nel nome: nella realtà è un pericoloso pasticcio liberticida, ha aggiunto.

Per il segretario di +Europa, Riccardo Magi, si tratta "dell'ennesimo obbrobrio del ddl sicurezza, una norma per colpire i migranti in attesa di permesso di soggiorno che non ha alcuna giustificazione legata alla sicurezza ma che invece, come molte altre norme contenute in questo disegno di legge, rischia di essere abbattuta nei tribunali dai ricorsi", ha dichiarato. "Una disposizione incostituzionale perché è evidente l’intento discriminatorio, in palese contrasto con la Convenzione europea dei diritti dell’uomo, visto che lede la libertà di ricevere o di comunicare informazioni o idee senza che vi possa essere ingerenza da parte delle autorità pubbliche e senza considerazione di frontiera. Un’altra crudeltà di questo orribile ddl sicurezza", ha aggiunto

Per Alleanza Verdi-Sinistra, l'articolo 32 del ddl sicurezza è un "concentrato di ipocrisia e razzismo. I migranti irregolari vengono sfruttati nei nostri campi, nelle nostre aziende ma il governo Meloni gli vuole togliergli il diritto ad avere una Sim telefonica. Prevedendo ritorsioni anche sull'eventuale rivenditore. Quell'articolo espone l'Italia alla vergogna internazionale, ritiratelo", ha dichiarato Filiberto Zaratti, capogruppo in commissione I Camera.

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