Cos’è il Fascicolo sanitario elettronico, come si usa e cosa permetterà di fare
Entro la fine di quest'anno, il Fascicolo sanitario elettronico 2.0 farà in modo che tutti i cittadini possano consultare i propri documenti sanitari (inclusi i referti, i risultati delle analisi, le prescrizioni), prenotare visite ed esami, scegliere o cambiare il medico di famiglia e pagare le prestazioni ricevute nella sanità pubblica, tutto online. Questa è la promessa fatta dal ministero della Sanità, che in questi giorni ha presentato il nuovo logo Fse 2.0. L'obiettivo è arrivare nel 2026 – la data limite imposta dal Pnrr – ad essere il primo Paese in Europa che utilizza un registro elettronico di tutti i dati sanitari personali.
Il Fascicolo sanitario elettronico esiste fin dal 2012, ma è implementato in modo molto diverso da una Regione all'altra. Già oggi la maggior parte dei medici lo usa, se non altro per registrare le prescrizioni, ma si tratta di uno strumento che dovrebbe diventare molto più universale e utile per i cittadini. Anche la versione 2.0 del Fse è in lavorazione da parecchio tempo, e l'aspettativa è che nel corso del 2024 venga lanciata una piattaforma nazionale, che cooperi con quelle delle varie Regioni, e permetta ai cittadini (ma anche agli operatori sanitari) di consultare le proprie informazioni in modo semplificato: "Entro il 2026 tutte le Regioni dovranno usarlo ed entro il 2030 tutti i cittadini dovranno poter accedere ai propri dati", ha detto il ministro della Salute Orazio Schillaci.
Per di più, è già in preparazione "il decreto per il Fse 2.1, arricchito di contenuti e servizi come i piani terapeutici, la dichiarazione di volontà alla donazione di organi e tessuti, i certificati di idoneità all’attività sportiva". Il potenziamento è già in corso, così come la raccolta di documenti sanitari. Infatti, i cittadini hanno tempo fino al 30 giugno se vogliono impedire alla piattaforma di inserire automaticamente i dati e i documenti sanitari relativi a prima del 19 maggio 2020 nel Fascicolo sanitario elettronico. Chi vuole opporsi alla raccolta di questi dati può farlo dall'apposita piattaforma, accedendo con Spid e scegliendo l'opzione "FSE – Opposizione al pregresso". Naturalmente, le informazioni caricate saranno tutelate seguendo le normative sulla privacy.
Rimanendo nell'immediato, e all'utilità del Fse, la promessa del governo è che entro il 31 dicembre 2024 su tutto il territorio nazionale si potrà avere accesso a quattro servizi: prenotazioni di visite ed esami, consultazione di referti medici, pagamento dei ticket e scelta o cambiamento del medico di base. Per farlo basterà accedere al portale dedicato, che al momento non è ancora attivo, utilizzando Spid o Carta d'identità elettronica. Si tratta di servizi che già oggi sono disponibili in molte Regioni, come detto, ma non tutti in tutta Italia.