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Cos’è Quota 84 e come funzionerebbe la pensione anticipata a 64 anni per le donne

Dopo aver picconato Opzione donna, il governo riflette su una nuova pensione anticipata: si sta parlando di Quota 84, che si traduce in 64 anni di età e almeno 20 di contributi versati, con un ricalcolo con il sistema contributivo.
A cura di Tommaso Coluzzi
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Quota 84 è l'ultima idea del governo per permettere alle donne di andare in pensione in anticipo con 64 anni di età e 20 di contributi. Anche se con il ricalcolo dell'intero assegno con il sistema contributivo e – soprattutto – con un taglio degli anni da lavorare molto più esiguo rispetto ad alternative passate. Parliamo ovviamente di Opzione donna, che il governo non ha nessuna intenzione di riportare alla forma originaria, ma verrà riconfermata solo per le categorie previste dalla riforma dello scorso anno: caregiver, donne invalide o licenziate. Per tutte le altre, dovrebbe arrivare una modalità specifica di Ape sociale per le donne, ma che riguarda solamente le mansioni più usuranti.

Così il governo ha deciso di studiare un nuovo scivolo per evitare il ritorno alla Fornero secca e la pensione a 67 anni di età. L'ultima soluzione partorita al ministero del Lavoro si chiama Quota 84 e si basa – come sempre – su due valori fondamentali: l'età anagrafica e quella contributiva. Con questa formula, secondo i calcoli del governo, le donne potrebbero andare in pensione in anticipo con 64 anni di età e 20 di contributi versati. Chi dovesse aderire a questa misura, eventualmente, vedrebbe il proprio assegno ricalcolato interamente con il sistema contributivo.

In attesa di sapere se il governo deciderà di andare avanti e di inserire la misura nella manovra, va detto subito che parliamo di tutt'altro scivolo rispetto a Opzione donna, che permetteva di andare in pensione a 58 anni con 35 di contributi. In questo caso l'età contributiva è molto più bassa, ma quella anagrafica è molto più vicina al regime pensionistico vigente. Inoltre, con il ricalcolo contributivo si perde una cifra importante dell'assegno, come dimostrato dalla stessa Opzione donna. In questo caso, però, il taglio dovrebbe essere meno penalizzante e inferiore al 30%. Inoltre non sarebbe necessario aver maturato una pensione almeno 2,8 volte quella minima.

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