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Cosa vuole fare Salvini per risolvere il problema della carenza di taxi

Secondo il ministro dei Trasporti Matteo Salvini, la carenza di taxi è dovuta “all’azione delle amministrazioni territoriali”. Nel corso del question time alla Camera, Salvini ha dichiarato: “A Roma la situazione delle code per i Taxi nelle stazioni e negli aeroporti è insostenibile, attendiamo che la giunta dia il via alle nuove licenze”. La risposta di Maria Elena Boschi: “Salvini smetta di fare finta di nulla, non è sempre colpa di qualcun altro”.
A cura di Luca Capponi
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Nel corso del question time tenutosi oggi pomeriggio alla Camera, il ministro dei Trasporti Matteo Salvini è intervenuto sulla questione legata alla carenza dei taxi. Il problema si continua a manifestare soprattutto nelle grandi città ed è oggetto di scontro tra chi invoca una liberalizzazione del settore del trasporto pubblico non di linea – con una maggiore apertura nei confronti di Uber e dei veicoli Ncc – e i tassisti che reclamano maggiori tutele e attenzioni dalla politica. Conseguenza di questo rimpallo di responsabilità è il disagio di molti cittadini e turisti che lamentano mancanza di taxi e prezzi troppi alti. I tassisti avevano annunciato uno sciopero per l'inizio di questo mese, nei giorni 5 e 6 giugno, che poi hanno deciso di revocare, preferendo aspettare l'esito delle trattative con il ministero dei Trasporti. Oggi Salvini ha riconosciuto che, in particolare a Roma, "la situazione delle code per i Taxi nelle stazioni e negli aeroporti è insostenibile". Poi ha dichiarato che "l'obiettivo è di dare il via a una fase di programmazione dei servizi più razionale ed efficace, che finalmente possa adeguare, dopo anni persi, l'offerta di servizi taxi ed Ncc alla domanda di cittadini e turisti".

Cosa ha detto Salvini sui taxi: "Dipende dalle amministrazioni territoriali"

"Non possiamo pensare di ordinare un settore così cruciale senza dati reali e attendibili e senza digitalizzare le procedure. Nei prossimi giorni sarà pubblicato il decreto sul registro elettronico nazionale, un punto di partenza imprescindibile per un reale censimento sui numeri delle licenze e sulle autorizzazioni attive". Così ha dichiarato Matteo Salvini oggi al Senato, rispondendo a un'interrogazione sulle iniziative in relazione alla carenza strutturale di taxi nelle principali città italiane. Il vicepremier ha posto l'accento sulla situazione critica di Roma. Dopo aver definito "insostenibili" le lunghe attese per i taxi nella Capitale, ha dichiarato cosa si aspetta per il prossimo futuro: "Attendiamo con ansia, da oltre un anno, che la giunta di Roma Capitale pubblichi il bando per le nuove licenze, annunciato per la fine di luglio. Continuiamo a sperare – ha aggiunto – perché noi abbiamo lavorato intensamente con le categorie per sbloccare i decreti attuativi fermi da 5 anni per superare lo stallo del settore, contrastare l'abusivismo e conoscere a livello territoriale le disponibilità di auto bianche".

Più rosea, secondo il ministro dei Trasporti, è la situazione di Milano, dove il Comune "ha espletato una prima gara per 450 nuove licenze che ha superato il vaglio del giudice amministrativo e ha annunciato un imminente nuovo bando per altri 450 permessi".

Salvini ha poi concluso dicendo che considera "una priorità del governo la fruibilità e l’efficienza del trasporto pubblico non di linea perché taxi e Ncc significano mobilità, turismo, economia, sicurezza urbana e connettività. Bisogna essere consapevoli – ha aggiunto – che si tratta di un obiettivo che il governo può accompagnare e sostenere ma che in prima istanza dipende dall’azione delle amministrazioni territoriali"

La replica di Maria Elena Boschi: "Salvini smetta di far finta di nulla"

Al vicepremier ha risposto l'ex ministra e ora deputata di Italia Viva Maria Elena Boschi. L'ex Pd ha accusato duramente Matteo Salvini: "La situazione vergognosa dei taxi nelle città è sotto gli occhi di tutti, cittadini italiani e turisti ed è una vera vergogna di fronte al mondo. E il ministro Salvini deve garantire il servizio pubblico, non può continuare a far finta di nulla". Per Boschi la gravità della situazione è da imputare al ministro dei Trasporti: "Salvini deve assumersi le sue responsabilità. Di fronte all'inadeguatezza e all'incapacità del governo, la sua risposta è che è sempre colpa di qualcun altro. Dall'avvento dell'esecutivo Meloni – sottolinea – sono passati quasi due anni e nei sei anni precedenti la Lega è stata al governo per 5, con Salvini vicepresidente del Consiglio per quasi 4 anni. Di chi è dunque la colpa? Il ministro cerca di scaricarla sugli amministratori locali, ma dimentica che anche quando i presidenti di Regione, come Occhiuto, fanno leggi regionali che vanno verso una soluzione del problema, il governo dell'autonomia differenziata quelle leggi le impugna per paura delle contestazioni dei tassisti".

A precisa domanda, Maria Elena Boschi ha voluto chiarire di non aver alcuna questione pregiudiziale contro i tassisti, pur essendo favorevole a una maggiore liberalizzazione del settore. Quel che conta è la tutela dei consumatori, secondo la deputata di Italia Viva, che ha dichiarato:  "Noi non ce l'abbiamo coi tassisti, noi vogliamo garantire il servizio pubblico ai cittadini perché il Taxi non è un lusso ma un servizio pubblico, indispensabile per alcuni come persone malate o con disabilità. Noi offriamo soluzioni, contrariamente a Salvini che continua a dare risposte mediocri ed evasive di fronte ad una situazione esplosiva".

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