Cosa vuole fare il governo Meloni contro il caro bollette
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Un decreto sul caro bollette arriverà, o almeno, il governo ci sta lavorando. I tempi però non sono brevi: il ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti aveva parlato di "un provvedimento nelle prossime settimane ", poi il vicepremier Antonio Tajani era arrivato a ipotizzare che già lunedì, nel prossimo Consiglio dei ministri; tuttavia, è presto diventato evidente che non sarà così.
Da tempo il prezzo delle bollette ha ricominciato a salire. A occuparsi del decreto sarà il ministero dell'Ambiente, e negli scorsi giorni ci sarebbe già stato un confronto tra il ministro Pichetto Fratin e Giorgetti. Potrebbero effettivamente servire diverse settimane per arrivare a un intervento. Anche perché al momento le opzioni che sarebbero sul tavolo riguardano misure piuttosto costose.
L'intenzione sarebbe di intervenire sia spingendo verso il basso il prezzo delle bollette, sia aumentando gli aiuti per le famiglie che sono più in difficoltà (ovvero il bonus sociale). I problemi sono sempre gli stessi: quanto costerebbero questi interventi, e come far quadrare i conti con le normative europee.
Cosa può esserci nel nuovo decreto Bollette del governo Meloni
Un'ipotesi, ad esempio, sarebbe quella di ‘abbassare' il prezzo del gas, di fatto compensando la differenza che c'è tra il metano sul mercato italiano (Psv) e quello dei Paesi Bassi (Ttf), che è il riferimento per l'Europa. Attualmente il gas sul mercato italiano costa circa due euro in più al megawattora. Abbassare il costo di così tanto potrebbe costare più di un miliardo di euro. L'effetto positivo sarebbe immediato: bollette più basse per il riscaldamento e anche per la luce, visto che dal gas dipende in grandissima parte anche il prezzo dell'elettricità.
Ci sarebbe anche l'ipotesi di sospendere la tassa europea sulle emissioni di CO2. Questo ridurrebbe le spese che devono affrontare le aziende che producono energia. E, di conseguenza, anche il costo delle bollette.
Come detto però la tassa in questione fa parte di un sistema europeo (chiamato Ets), e sospenderla – oltre a costare parecchio – richiederebbe il via libera della Commissione europea. Un problema che si presenta anche per altre misure. Ci sono sia i vincoli bilancio da rispettare, sia le norme europee sugli aiuti di Stato alle imprese che monitorano attentamente che un governo non possa dare vantaggi ‘scorretti' alle aziende del proprio Paese.
Bonus sociale bollette, cosa può cambiare
Infine, tra le possibili mosse del governo ci sarebbe quella di un nuovo aumento del bonus sociale bollette. Il bonus riguarda sia il gas che l'elettricità, e possono ottenerlo coloro che sono in situazioni di particolare bisogno: l'Isee familiare deve essere al di sotto dei 9.530 euro, mentre la soglia si alza a 20mila euro per le famiglie che hanno più di quattro figli.
Durante la crisi energetica del 2022-2023, il governo Draghi e poi in parte il governo Meloni avevano allargato il bonus sociale. In particolare, il requisito Isee si era alzato fino a 15mila euro. In questo modo, naturalmente, molte più famiglie avevano avuto accesso allo sconto in bolletta. Anche in questo caso, però, si parla di una misura che potrebbe pesare parecchio sui bilanci dello Stato: se si volesse nuovamente alzare la soglia per accedere al bonus per quest'anno, alcune stime parlano di 1,5 miliardi di euro.