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Morte Papa Francesco

Cosa vuol dire che dobbiamo festeggiare il 25 aprile “con sobrietà” secondo il governo Meloni

Hanno sollevato polemica le parole del ministro della Protezione civile Nello Musumeci, che nell’annunciare i cinque giorni di lutto nazionale per la morte di Papa Francesco ha anche detto che per il 25 aprile saranno “consentite tutte le cerimonie”, ma “con la sobrietà che la circostanza impone”. Fonti vicine al governo hanno chiarito meglio cosa significa.
A cura di Luca Pons
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Celebrare il 25 aprile sì, ma "con sobrietà". Questa è la linea dettata dal ministro della Protezione civile Nello Musumeci dopo il Consiglio dei ministri che ha proclamato cinque giorni di lutto nazionale per la morte di Papa Francesco. In quei cinque giorni, che partono oggi, ricade anche l'ottantesimo anniversario della Liberazione dal nazifascismo. Una celebrazione con cui, come è noto, le forze del governo Meloni hanno un rapporto controverso che non ha mancato di portare a polemiche in questi anni per azioni o dichiarazioni della destra. E così anche queste parole hanno subito sollevato dubbi: cosa significa celebrare "con sobrietà"?

Cosa cambia il 25 aprile e cosa c'entra la "sobrietà" chiesta dal governo

Fonti vicine a Palazzo Chigi hanno riferito a Fanpage.it che, concretamente, non ci sarebbe l'intenzione di bloccare in alcun modo le celebrazioni per il 25 aprile. Non cambierà nulla dal punto di vista delle cerimonie ufficiali: d'altra parte il Quirinale ha già confermato che l'agenda del presidente della Repubblica Mattarella per la giornata di venerdì non subirà alcun cambiamento, la mattina sarà all'Altare della patria a Roma e poi a Genova. Ma non ci saranno interventi neanche per quanto riguarda i cortei le altre eventuali manifestazioni organizzate nell'anniversario della Liberazione.

Il lutto nazionale porterà semplicemente ad abbassare a mezz'asta le bandiere tricolori in tutti gli edifici pubblici. In più si richiederà di fare un minuto di silenzio sabato 26 aprile, giorno del funerale, alle ore 10. La richiesta riguarderà gli uffici pubblici (che comunque resteranno aperti senza cambiamenti rispetto ai soliti orari) sia le scuole, anche se probabilmente quelle aperte la mattina di sabato non saranno molte, considerando la possibilità di fare un ‘ponte' con il 25 aprile. In questo caso, sarà richiesto un minuto di silenzio nel primo giorno di apertura dopo il funerale.

Per quanto riguarda la "sobrietà" citata da Musumeci, il comunicato di Palazzo Chigi invita a "svolgere tutte le manifestazioni pubbliche in modo sobrio e consono alla circostanza". Ma, sempre secondo fonti di governo, il riferimento soprattutto ad eventi pubblici di altro tipo. Ad esempio, il ministro per lo Sport Andrea Abodi potrebbe chiedere alle società di calcio di non effettuare gli show pre-partita o suonare gli inni delle squadre. L'unica sospensione vera e propria, e anche in questo caso si tratterà solo di una richiesta, riguarderà gli eventi ludici e sportivi in programma per sabato 26 aprile. In questo caso, è noto che tre partite di Serie A saranno rinviate.

La protesta delle opposizioni, Fratoianni (Avs): "Anche stavolta allergia alla Liberazione"

Ma il tema del 25 aprile e della celebrazione dell'antifascismo è troppo delicato per non destare sospetti e polemiche quando il governo lo solleva. E infatti Angelo Bonelli, deputato di Alleanza Verdi-Sinistra e co-portavoce di Europa Verde, ha attaccato: "Musumeci rilascia dichiarazioni assurde: il 25 aprile non è una festa in discoteca o un happy hour".

Lo stesso ha fatto il segretario di Sinistra italiana Nicola Fratoianni, sempre di Avs: "È più forte di loro, anche stavolta un’allergia alla liberazione dal fascismo e dal nazismo traspare da chi in questo momento occupa Palazzo Chigi. Non trovo altra giustificazione". E ha aggiunto: "Sono trascorsi 80 anni dal momento in cui i partigiani insieme alle forze alleate hanno sconfitto i fascisti e cacciato i traditori della patria, ma evidentemente qualcuno fa ancora fatica a farci i conti".

Riccardo Magi a sua volta ha sottolineato: "D'altronde, sull'ottantesimo anniversario di un evento così importante e fondativo per l’Italia, Meloni ha mostrato talmente tanta sobrietà che ha deciso di organizzare un viaggio in Uzbekistan invece che celebrare la Resistenza". È vero che la presidente del Consiglio avrebbe dovuto essere in viaggio già a partire da venerdì, per poi spostarsi in Kazakistan domenica. Non è ancora chiaro se il viaggio in Uzbekistan sarà rinviato – ma nel caso sarà per il funerale di Papa Francesco, e non per la Liberazione.

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