Cosa vogliono fare Salvini e Meloni con il Reddito di cittadinanza in caso di vittoria del Centrodestra
La cancellazione, o comunque una profonda revisione del Reddito di cittadinanza, è una delle proposte centrali del programma del Centrodestra. Come intendano muoversi i partiti non è chiaro, ma se si legge il testo del programma firmato la scorsa settimana si capisce la direzione: "Sostituzione dell'attuale reddito di cittadinanza con misure più efficaci di inclusione sociale e di politiche attive di formazione e di inserimento nel mondo del lavoro". La proposta è vaga, non dice nulla sulle modifiche che verrebbero introdotte e quali sono concretamente le idee per migliorarlo.
Ieri Matteo Salvini ha spiegato come intende intervenire sulla misura, che nella sua forma attuale, secondo la sua valutazione, non funziona: "Ha funzionato la parte assistenziale ma non quella di reinserimenti al lavoro. Come lo si modifica? Lasciandolo a chi non può lavorare mentre per chi può lavorare se rifiuti anche una sola offerta perdi subito il beneficio. Il secondo no non è pensabile", ha detto ieri al Caffè de la Versiliana a Marina di Pietrasanta (Lucca). Insomma dopo un solo rifiuto si perderebbe il diritto al sussidio, a prescindere dal tipo di offerta di lavoro.
Giorgia Meloni oggi è stata ancora più netta: "Siamo l'unico partito che non ha mai votato il Reddito di cittadinanza che è una misura culturalmente sbagliata. Ha favorito il lavoro nero e discriminato i più deboli. Il sostegno al Reddito va dato a famiglie prive di Reddito con a carico anziani, disabili e minori, per gli altri bisogna lavorare con incentivi all'assunzione", ha detto alla trasmissione "24 Mattino Estate' su Radio24. Per Meloni bisogna spostare le risorse del Reddito di Cittadinanza per darle direttamente alle imprese, per favorire le assunzioni: "Sono 4 anni che assumo toni duri su una misura culturalmente sbagliata, uno Stato giusto distingue l'assistenza a chi non può lavora e il sostegno per chi lavori mentre noi abbiamo messo tutti sullo stesso piano. Se le stesse risorse destinate al reddito di cittadinanza le avessimo date, per la stessa quota, alle imprese per assumere le persone, oggi avremo meno disoccupati e a carico dello Stato", ha aggiunto.
Aumento pensioni minime
Un altro punto contenuto nel programma del Centrodestra è l'aumento delle pensioni minime, che per Silvio Berlusconi dovrebbero essere portate a 1000 euro. Nemmeno in questo caso vengono forniti i dettagli nel programma. Si legge solo: "Innalzamento delle pensioni minime, sociali e di invalidità". Giorgia Meloni spiega perché non si parla di una soglia: "La cifra sull'aumento delle pensioni non c'è perché bisogna capire la praticabilità. Il problema delle pensioni minime e sociali c'è, sono inadeguate. Le risorse per rendere queste pensioni adeguate si possono trovare in un sistema che spende 110 miliardi l'anno di bonus inutili o che spende per il Reddito di cittadinanza. Il punto è costruire un sistema che sia giusto".