Cosa succede ora in Forza Italia dopo la morte di Berlusconi
In realtà del futuro di Forza Italia e della successione di Silvio Berlusconi nel partito si parla da ben prima della sua morte, avvenuta questa mattina al San Raffaele di Milano. Una discussione non facile per un partito costruito a immagine e somiglianza del Cavaliere, di cui è stato per decenni il leader indiscusso. Ma che gli ultimi problemi di salute dell'ex presidente del Consiglio hanno costretto a mettere sul tavolo, non senza polemiche. I riflettori ora sono puntati su Antonio Tajani, numero due del partito, ma anche sulla compagna di Berlusconi, Marta Fascina.
Da Washington il co-fondatore di Forza Italia ha provato a rassicurare: "Noi abbiamo il dovere di andare avanti, Forza Italia andrà avanti per realizzare i progetti che lui aveva in testa. Continueremo a lavorare tutti insieme perché abbiamo un uomo che ci ha indicato un percorso, ci ha indicato i valori". E ancora: "Il progetto di Berlusconi va al di là della sua vita terrena, è un progetto che continueremo a cercare di realizzare. Io sono tra i fondatori di Forza Italia farò di tutto perché questo patrimonio potrà essere sempre rafforzato e consolidato, Berlusconi è sempre stato uno che guardava al futuro".
"Forza Italia è Berlusconi. Ma senza Berlusconi i dirigenti hanno il dovere di non disperdere il suo patrimonio e non disperderlo significa mettere insieme i riformisti, i liberali e i popolari. Non disperdere la sua intuizione che è quella di un'Italia forte in un'Europa forte. Gli attuali dirigenti di Forza Italia hanno la responsabilità molto forte di unire e guardare lontano, studiando quali saranno le forme migliori", ha commentato da parte sua in un'intervista con Affaritaliani.it Claudio Scajola, più volte ministro sotto i governi Berlusconi. Per poi affermare che proprio Tajani oggi è "il leader di Forza Italia" e che in quanto tale "ha un'enorme responsabilità".
Attilio Fontana ha suggerito che sicuramente Berlusconi ha pensato a tutto: "Credo che lui abbia pensato alla sua successione, ci sarà qualcuno che se ne occuperà. Speriamo che il partito che porta avanti i suoi valori di liberalismo e la capacità di sviluppo del nostro Paese possa continuare. Credo che i suoi valori e i suoi principi debbano continuare". C'è chi in queste ore guarda alla compagna di Berlusconi, Marta Fascina, rimasta accanto a lui fino alla fine, insieme ai figli. Non è passato inosservato il rapporto che ha stretto con la primogenita di Berlusconi, Marina. E che di fatto ha arginato un'altra donna vicinissima al Cavaliere, Licia Ronzulli.
La difficile partita per la sopravvivenza del partito, però, è più grande di tutte le personalità che si sono susseguite negli anni nella cerchia di Berlusconi. Ed è ancora tutta da definire.