Cosa succede ora col Mes: tutti i pericoli del piano dell’Europa senza l’Italia
La festa per la bocciatura della ratifica del Mes sta ufficialmente finendo. Il Natale si avvicina, per cui in casa Lega soprattutto, ma anche in zona Fratelli d'Italia, è il momento di raccogliere rapidamente gli addobbi a tema "no Mes" e sostituirli con quelli "festa cristiana". Gli strascichi che lascerà la decisione presa in Parlamento dal centrodestra però – pur senza Forza Italia e Noi Moderati – sono ancora tutti da decifrare. Che il voto di Roma non sia stato apprezzato a Bruxelles – per usare un eufemismo – non è un segreto, ma ora nelle varie cancellerie si riflette su uno scenario del tutto nuovo: escludere l'Italia dal Mes, soprattutto dopo le parole del ministro Salvini sui soldi versati.
Secondo quanto riportato da Repubblica, nella serata di ieri si è cominciato a parlare di un nuovo Mes a 19 Stati. Tutti i Paesi che adottano l'euro, tranne l'Italia. Le possibilità sono due: adottare un nuovo meccanismo di stabilità da zero, differente dall'attuale Mes e più simile a quello che avrebbe voluto la riforma bloccata per volere dell'Italia; fare direttamente fuori Roma dallo strumento in vigore ora, risolvendo anche la questione delle modifiche. La seconda, più complessa, richiederebbe una strategia politica tutta da studiare: ci sarebbe anche il nodo dei 14 miliardi di euro già versati dall'Italia – anche se gli accordi sono per 125 miliardi – e che ora Salvini chiede indietro.
Il problema, qualora in Europa si decidesse di andare in questa direzione, sarebbe enorme per l'Italia: in caso di difficoltà non avrebbe più la protezione del Mes, ed essendo l'unico Paese dell'Eurozona in questa situazione, sarebbe più esposto alla speculazione finanziaria. Non il massimo per il secondo Stato europeo con il debito pubblico più alto dopo la Grecia.
In Italia, intanto, fanno discutere le parole del ministro Giorgetti, che ha lasciato un po' tutti di stucco ammettendo che sarebbe stato interesse del Paese approvare il Mes. Il Partito Democratico chiede un'informativa urgente al titolare del Tesoro in commissione in Parlamento, su Mes e Patto di Stabilità. Il resto delle opposizioni chiedono direttamente le dimissioni.