Cosa succede nel Pd Napoli?
Il vertice del Pd Napoli si è incontrato per una conferenza programmatica intitolata "Chiaro, vivo, trasparente". Punti fondamentali del nuovo corso che intende intraprendere il partito che a Napoli, appena un anno e mezzo fa, rischiava di dissolversi dopo le accuse di brogli elettorali successive alla vittoria di Andrea Cozzolino alle primarie per la scelta del candidato sindaco di Napoli del centrosinistra.
Il segretario provinciale Nicola Tremante accusò il vincitore Andrea Cozzolino di brogli, Pier Luigi Bersani inviò il commissario Andrea Orlando per mettere ordine nel partito e venne scelta Mario Morcone -prefetto con pochi legami in città- per concorrere nella corsa a palazzo San Giacomo. Come è andata è storia recente: Luigi de Magistris, da outsider, riesce a vincere le elezioni e il Partito Democratico subisce un pesante terremoto interno, di cui fa le spese Antonio Bassolino e la sua corrente di cui Cozzolino era il nuovo delfino.
La polemica si era tornata a riaccendere dopo che il Tribunale di Roma aveva accolto il ricorso del segretario Tremante, giudicando non legittimo il commissariamento di Orlando e reintegrando l'uomo che fece scoppiare l'affaire primarie al suo ruolo. Un posto divenuto scottante, soprattutto perché Orlando e chi in quest'anno ha deciso di sostenerlo per aprire nuovi spazi nel partito non avevano alcuna intenzione di mollare e restaurare lo status quo.
I vertici del partito si sono riuniti alla Stazione Marittima di Napoli per stabilire il nuovo corso da intraprendere. "Un percorso che porta al congresso" ripetono tutti ai nostri microfoni come un mantra, ma c'è anche chi -come Francesco Nicodemo, responsabile della comunazione del Pd Napoli- decide di togliersi qualche sassolino dalla scarpa: "Tremante era espressione di un partito dilaniato dalle lotte interne tra correnti, bassoliniani contro anti-bassoliniani, ex-Ds contro i popolari, ecc".