Cosa succede al reddito di cittadinanza con il governo Meloni
Fratelli d'Italia non ha mai nascosto di voler abolire il reddito di cittadinanza. Ma lo farà davvero? E in che tempi? Bisogna ricordare innanzitutto che – anche se si ragiona già di un governo Meloni e dei suoi possibili ministri – ci sono ancora diversi passaggi istituzionali da compiere e soprattutto che la decisione spetta al Presidente Mattarella. In ogni caso la direzione è chiaramente quella di un governo Meloni, o comunque di un esecutivo di centrodestra. Perciò in molti si chiedono che fine farà il reddito di cittadinanza, anche perché – in verità – Forza Italia ha detto di non essere favorevole allo smantellamento e anche la Lega è un po' più fredda sul tema.
A spiegare cosa potrebbe succedere al "metadone di Stato" – come viene chiamato da anni, in maniera dispregiativa, dagli esponenti di Fratelli d'Italia – è stato Ignazio La Russa: "Noi vogliamo abolire il reddito di cittadinanza, ma nel momento in cui lo aboliamo facciamo un’altra legge – ha detto il senatore ed ex ministro a Cartabianca – Anzi, due leggi".
Una legge servirebbe a "garantire al 50% degli attuali percettori qualcosa di più rispetto a quello che prendono ora", ha detto l'esponente di Fratelli d'Italia di cui è anche fondatore con Meloni. Si parla di "famiglie numerose, disabili, pensionati".
"L'altro 50% per metà è costituito da gente che non aveva alcun diritto, che ha truffato lo Stato – ha accusato La Russa – e per un'altra metà da persone che ne hanno diritto, ma a cui noi speriamo di dare un lavoro". In sostanza "noi immaginiamo di abolire questa legge e di ricostruire in forma diversa il rapporto con chi ha bisogno – ha concluso il senatore di Fratelli d'Italia – Siamo convinti che offrendo ai datori di lavoro la possibilità di assumere e avere meno tasse si possano avere molte assunzioni".