Cosa succede adesso sul salario minimo, dopo il tavolo tra governo e opposizioni
Secondo Giorgia Meloni è possibile arrivare a una proposta condivisa sul salario minimo. Dopo l'incontro con le opposizioni a Palazzo Chigi, la presidente del Consiglio ha suggerito di coinvolgere il Cnel e si è detta positiva che si possa arrivare entro 60 giorni (tempo per cui è stata sospesa la discussione in Parlamento) a un testo comune. Le opposizioni, da parte loro, pur riconoscendo che l'incontro sia stato un primo passo, non sono convinte che si arriverà alla soluzione, visto che comunque da parte della maggioranza controproposte concrete non sono arrivate. E la linea sul salario minimo non è cambiata.
"Voglio essere chiaro: su questo tema, il M5S non fa compromessi al ribasso in cui si spacca la platea dei quasi 4 milioni di lavoratori che aspettano il salario minino legale. Le proposte che abbiamo letto qua e là, penso a quelle di Forza Italia o della Lega, non risolvono il problema del lavoro povero. Abbiamo trovato Giorgia Meloni in gran confusione sul salario minino legale e allora ho chiarito la nostra proposta punto per punto con numeri, studi e grafici", ha detto Giuseppe Conte in un'intervista con Avvernire dopo il vertice. "Ho trovato una Meloni irriconoscibile rispetto a quella dell'opposizione, che aveva soluzioni facili e pronte per tutto. Ora che è al governo butta la palla in tribuna, al Cnel presieduto da Brunetta. Se buttano la palla in tribuna, noi la riportiamo in campo con il sostegno dei cittadini, rivolgendoci al Paese: faremo una raccolta firme sul salario minino legale", ha aggiunto il presidente del M5s.
La raccolta firme, quindi, non si ferma. L'obiettivo è quello di arrivare a ottobre, quando riprenderà la discussione parlamentare, con un rafforzamento popolare della proposta unitaria. "Non è assolutamente detto che si riesca a chiudere sul salario minimo ma siamo all'inizio di un metodo importante, che può farci fare molti passi avanti", ha detto il leader di Azione, Carlo Calenda, in un'intervista con La Stampa. Raccontando poi la proposta di Meloni: "È stata questa: ok, voi andate avanti con la vostra battaglia, per parte mia voglio affrontare la questione del salario minimo, sulla quale non ho una pregiudiziale, non come questione singola, ma dentro un provvedimento più ampio di garanzie sulla questione lavoro. E ci ha annunciato che sta facendo preparare dal Cnel un testo con dati ed evidenze, da utilizzare come base di discussione".
Calenda ha quindi ribadito che le opposizioni andranno avanti con la loro campagna, dicendosi comunque contento che "il dialogo debba e possa continuare". Tutte le parti in campo, ha aggiunto, "sono state molto costruttive" e hanno "discusso senza pregiudiziali".