Cosa sono le politiche di coesione dell’Ue, gli obiettivi e come vengono finanziati i fondi
Le politiche di coesione sono tutte quelle politiche, finanziate attraverso i fondi strutturali dell’Unione europea, che hanno l’obiettivo di ridurre le diseguaglianze e i divari sociali ed economici attraverso il suo territorio. L’Ue, del resto, è formata da 27 Paesi che presentano situazioni economiche molto diverse tra loro – pensiamo alle differenze tra il Pil tedesco e quello romeno, ad esempio – e che anche al loro interno possono registrare grosse disparità – come nel caso italiano, con tutte le differenze che ci sono tra le Regioni del Nord e quelle del Mezzogiorno.
Le politiche di coesione hanno l’obiettivo di ridurre tutti questi divari, in modo che nessuno resti indietro e che non ci siano ostacoli all’integrazione e allo sviluppo di tutta l’Unione. Più nello specifico, le politiche di coesione hanno l’obiettivo di sostenere la crescita, l’occupazione e lo sviluppo sostenibile sotto tre punti di vista: quello economico, sociale e territoriale.
Gli obiettivi della nuova politica di coesione 2021-2027
La programmazione delle politiche di coesione si fa ogni sette anni. Per il periodo tra il 2021 e il 2027 – in cui tra l’altro i fondi a disposizione non sono solo quelli del quadro finanziario pluriennale, cioè quelli strutturali che Bruxelles stanzia ogni tot anni, ma anche quelli straordinari del Recovery Plan – Bruxelles ha individuato cinque obiettivi. Che sono:
- un’Europa più competitiva e intelligente
- un’Europa più verde, attraverso il taglio delle emissioni inquinanti in prospettiva della neutralità climatica
- un’Europa più connessa, attraverso il rafforzamento della mobilità interregionale
- un’Europa più sociale e inclusiva
- un’Europa più vicina ai cittadini, che spinga allo sviluppo sostenibile di tutti i territori che siano rurali, urbani o in transizione industriale
Quali sono i fondi di coesione e come vengono finanziati
Per questi obiettivi Bruxelles stanzia importanti somme di denaro, centinaia e centinaia di miliardi di euro. I principali fondi di coesione sono quattro:
- Fondo europeo di sviluppo regionale
- Fondo di coesione
- Fondo sociale europea Plus
- Fondo per la giusta transizione
Per il periodo 2021-2027 l’Unione europea ha stanziato in totale 392 miliardi di euro in questi fondi, che principalmente vengono utilizzati in due ambiti: quello degli investimenti per l’occupazione e la crescita e quello per la cooperazione territoriale europea.
Come si vede dalla mappa, la maggior parte dei fondi si concentra nelle regioni meno sviluppate – quelle mediterranee e dei Paesi dell’Est – così come in quelle “in transizione”, proprio per colmare i divari esistenti e garantire alla intera unione uno sviluppo pieno.
Come vengono ripartiti i fondi tra i Paesi Europei
Ma come vengono ripartiti tra i singoli Paesi?
L’Ue stringe con ogni Stato membro un accordo personalizzato, che si chiama accordo di partenariato – in cui definisce obiettivi e fondi a disposizione. Quello con l’Italia è stato finalizzato nel luglio del 2022 e assegna al nostro Paese 43,1 miliardi di euro. Alle risorse europee vanno aggiunte quelle del co-finanziamento nazionale, che fa salire il totale dei fondi a disposizione per le politiche di coesione a oltre 75 miliardi di euro.
Anche nel caso italiano, i fondi sono ripartiti tra le Regioni a seconda del bisogno: a quelle più sviluppate vanno 23,8 miliardi i euro, a quelle in transizione 3,6 miliardi e a quelle meno sviluppate oltre 46 miliardi e mezzo (46,57).
Nel portale di monitoraggio sull’utilizzo dei fondi di coesione si può trovare qualche precisazione in più rispetto ai settori in cui si interviene: trasporti, competitività delle imprese, ricerca e innovazione, ambiente, inclusione sociale e molto altro. I fondi sostengono l’acquisto di beni e servizi, le infrastrutture, gli incentivi alle imprese e i contribuiti per i cittadini.