Cosa si sono detti Meloni e Zelensky all’incontro a Palazzo Chigi dopo i funerali di Papa Francesco

Al termine della cerimonia d'addio a Papa Francesco, tumulato nella basilica di Santa Maria Maggiore dopo i funerali a S.Pietro, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky è stato ricevuto a Palazzo Chigi dalla presidente del Consiglio Giorgia Meloni. Il colloquio è durato circa tre quarti d'ora.
Come si legge in una nota di Palazzo Chigi, i due leader "hanno ribadito il sostegno agli sforzi del Presidente Trump per il raggiungimento di una pace giusta e duratura, capace di garantire un futuro di sicurezza, sovranità e libertà all'Ucraina". Nell'incontro, Meloni "ha salutato positivamente la piena disponibilità dell'Ucraina per un immediato cessate il fuoco. Ora ci si attende che anche la Russia dimostri concretamente la propria volontà di perseguire la pace".
La presidente del Consiglio inoltre "ha espresso" al presidente ucraino, anche a nome del Governo, "le proprie condoglianze per le vittime dei recenti attacchi russi, rinnovando la ferma condanna di tali atti e sottolineando l’urgenza di un cessate il fuoco immediato e incondizionato, nonché della necessità di un impegno concreto da parte di Mosca per l’avvio di un processo di pace".
"Oggi a Roma ho incontrato il Presidente del Consiglio dei Ministri italiano, Giorgia Meloni. Abbiamo discusso dell'importanza delle garanzie di sicurezza per l'Ucraina e degli sforzi per ripristinare la pace e proteggere le vite umane", scrive il presidente ucraino Volodymyr Zeelensky su X.
"46 giorni fa, l'Ucraina ha accettato un cessate il fuoco totale e incondizionato e, per 46 giorni, la Russia ha continuato a uccidere il nostro popolo. Pertanto, e' stata prestata particolare attenzione all'importanza di esercitare pressioni sulla Russia. Apprezzo la posizione chiara e di principio di Giorgia Meloni. L'ho anche informata degli incontri costruttivi tenuti dalla delegazione ucraina con i rappresentanti di Stati Uniti, Francia, Regno Unito e Germania a Parigi e Londra. C'e' una posizione comune: un cessate il fuoco incondizionato deve essere il primo passo verso il raggiungimento di una pace sostenibile in Ucraina", si legge nel post.
Diplomazia del lutto: passi avanti per la pace in Ucraina
Meloni in precedenza aveva anche commentato il colloquio storico avvenuto all'interno della basilica di S.Pietro, prima dell'inizio dei funerali, tra il presidente degli Stati Uniti Donald Trump e il presidente ucraino Zelensky: "Vedere Donald Trump e Volodymyr Zelensky che parlano sulla pace al funerale del ‘Papa della pace' ha un significato enorme", aveva detto a la Repubblica.
Il colloquio è stato definito "un buon incontro", dal leader ucraino, "altamente simbolico e che potrebbe diventare storico se si raggiungessero risultati congiunti", ha scritto su Telegram. La Casa Bianca ha parlato di una interlocuzione "molto produttiva".
Sembra che sulla guerra in Ucraina Trump abbia voluto imprimere un'accelerazione. Non ha fissato alcuna scadenza, ma nei piani americani ci sarebbe la volontà di far partire il cessate il fuoco il primo maggio (con l'annuncio della svolta qualche giorno prima).
"Tocca al presidente Putin dimostrare che desidera davvero la pace", ha detto l'inquilino dell'Eliseo. Trump, da parte sua, ha espresso il timore che Putin non voglia fermare la guerra e "che mi stia solo prendendo in giro", motivo per cui ipotizza che occorra affrontare la situazione alzando la voce, attraverso nuove sanzioni.
"Non c'è alcun motivo per cui Putin debba aver lanciato missili contro aree civili, città e paesi, negli ultimi giorni. Mi fa pensare che forse non vuole fermare la guerra, mi sta solo prendendo in giro, e che debba essere trattato diversamente, con "sanzioni secondarie" o "bancarie". Troppe persone stanno morendo!!!", ha scritto Trump sul suo social Truth dopo il faccia a faccia con Zelensky. Negli stessi minuti il Cremlino faceva sapere che durante l'incontro con l'inviato speciale del presidente degli Stati Uniti Donald Trump, Steve Witkoff, ha confermato ieri la disponibilità a negoziare con l'Ucraina senza precondizioni.
Cosa c'è nella controproposta di pace presentata da Kiev
Al centro del faccia a faccia ci sarebbe stata, secondo quanto riportato dal New York Times, la presentazione di una controproposta di pace da parte di Zelensky, dopo quella dei giorni scorsi, di cui non si conosce la bozza, che sarebbe stata troppo sbilanciata a favore di Mosca. Nel documento proposto da Zelensky non ci sarebbero espliciti riferimenti al recupero di tutti i territori occupati dalla Russia, né a un'immediata adesione alla NATO.
Secondo il documento in cinque punti, anticipato ieri da alcuni media e rilanciato oggi dal New York Times, Kiev chiede che non vengano imposte limitazioni sulle dimensioni delle sue forze armate, che sia dispiegato un "contingente di sicurezza europeo" sostenuto dagli Stati Uniti, dispiegato sul territorio ucraino per garantire la difesa del Paese e che i beni russi congelati vengano utilizzati per riparare i danni causati dalla guerra.
Prima di incontrare Meloni, Zelensky aveva avuto altri colloqui: non solo con Trump, ma anche con il titolare dell'Eliseo Emmanuel Macron e con il primo ministro britannico Keir Starmer. Dopo la tappa a Palazzo Chigi, Zelensky ha visto anche la presidente della commissione Ue Ursula von der Leyen, all'ambasciata ucraina.
"Caro Volodymyr Zelensky, l'Europa sosterrà sempre l'Ucraina nella ricerca della pace", ha sottolineato su X la presidente della Commissione europea. "Potete contare sul nostro sostegno al tavolo delle trattative per raggiungere una pace giusta e duratura", ha aggiunto von der Leyen, presente, che ha presenziato questa mattina al funerale di papa Francesco. Oggi, ha concluso, "abbiamo anche discusso dei passi che l'Ucraina sta compiendo per guadagnarsi un posto nella nostra famiglia di nazioni".
"Ho avuto un incontro positivo con la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen. Abbiamo discusso delle misure che contribuiranno a proteggere la vita degli ucraini, a ripristinare la sicurezza e ad avvicinarci a un cessate il fuoco incondizionato. Abbiamo anche parlato del rafforzamento della cooperazione tra l'Ucraina e l'Ue, in particolare attraverso l'iniziativa ‘ReArm Europe'", ha scritto su X il presidente ucraino.
"Particolare attenzione è stata dedicata alla preparazione del 17° pacchetto di sanzioni dell'Ue. È fondamentale che questo pacchetto miri ai settori chiave dell'economia russa e costituisca uno degli elementi di pressione sulla Russia per ripristinare la pace", ha aggiunto. "Apprezziamo il sostegno dell'Unione europea. Insieme, stiamo lavorando per la sicurezza delle persone, una pace giusta e il futuro europeo dell'Ucraina".
La promessa di un incontro tra Ursula von der Leyen e Donald Trump
La premier Meloni oggi ha visto brevemente anche il presidente Trump e la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen, ma soprattutto ha fatto un lavoro di mediazione per far incontrare Trump e Zelensky e per far sì che tra le istituzioni europee e gli Stati Uniti ci fosse un primo contatto: l'incontro tra il tycoon e i vertici europei non c'è stato, ma si è raggiunto un accordo tra le due parti per vedersi prossimamente, ha annunciato la portavoce europea, Paula Pinho, senza però indicare una data. L'obiettivo è quello di scongiurare una guerra commerciale, dopo le tariffe imposte dagli Usa. Trump e von der Leyen hanno avuto un breve incontro stamattina a San Pietro, prima delle esequie di Papa Francesco. Il presidente degli Stati Uniti è poi ripartito per Washington subito dopo la fine della cerimonia.