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Cosa si sono detti Giorgia Meloni e il presidente turco Erdogan nel faccia a faccia a Roma

La collaborazione Italia-Turchia sui droni e in campo militare, ma anche nel settore dell’energia. E poi l’alleanza sui migranti e le trattative su Gaza, Ucraina e non solo. Questi sono stati i punti principali discussi da Giorgia Meloni e il presidente turco Erdogan nel vertice di oggi a Roma.
A cura di Luca Pons
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"I nostri lavori oggi sono stati molto produttivi. L'Italia è il primo partner commerciale della Turchia nell'area del Mediterraneo, il secondo in Europa, con un interscambio cresciuto in modo considerevole negli ultimi anni, con un record di 32 miliardi di dollari lo scorso anno, superando con cinque anni di anticipo l'obiettivo fissato all'ultimo vertice intergovernativo", nel 2022. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, nelle dichiarazioni alla stampa avvenute in forma decisamente ristretta (solo dieci giornalisti ammessi, e nessuna domanda consentita) dopo l'incontro con il presidente turco Recep Tayyip Erdogan avvenuto oggi a Roma.

Sul tavolo ci sono stati più di dieci accordi di collaborazione commerciale, anche in ambito industriale e militare. Nelle ore prima del vertice, che si è svolto a Villa Doria Pamphilj, erano circolate numerose anticipazioni sul tema,. Meloni ha affermato: "Le grandi aziende turche sono sempre più interessate a investire in Italia: lo dimostra la scelta di Baykar Technologies di acquisire Piaggio Aerospace e di dar vita, insieme a Leonardo, a un'alleanza italo-turca nel settore dei sistemi aerei senza pilota", cioè dei cosiddetti droni.

"Rafforziamo la collaborazione energetica", ha anche annunciato la presidente del Consiglio. "Siamo già partner sul gas naturale", con il gasdotto Tap, "ma intendiamo approfondire la collaborazione sia sulle rinnovabili che sull'idrogeno". E naturalmente il colloquio è andato anche oltre l'ambito economico.

Parlando di Ucraina, Meloni ha detto: "Ho ringraziato il presidente Erdogan per l'opera di mediazione che ha portato avanti fin dall'inizio della guerra di invasione russa", e l'Italia "ribadisce il suo pieno sostegno agli sforzi del presidente Trump per arrivare a una piace giusta e duratura". Da questo punto di vista l'incontro a San Pietro tra Trump e Zelensky "ha avuto un significato enorme e naturalmente speriamo che possa rappresentare un punto di svolta". La richiesta è quella di "un cessate il fuoco immediato e incondizionato", dato che la tregua di tre giorni annunciata dal presidente Putin "è tutt'altra cosa rispetto a ciò che è necessario".

A Gaza "assistiamo a una situazione sempre più tragica", ha commentato la presidente del Consiglio. "L'Italia sostiene gli sforzi dei Paesi arabi per lavorare non solo a un piano di ricostruzione credibile della Striscia, ma anche a un quadro di sicurezza duraturo a livello regionale". Infine, resta in piedi la collaborazione "in ambito migratorio, che ha portato in questi anni al sostanziale azzeramento di partenze di immigrati irregolari dalle coste turche, per il quale ringrazio il presidente Erdogan".

Il leader turco ha confermato gli stessi punti nel suo discorso. Dalla cooperazione con l'Italia "e ha già compiuto progressi significativi nel campo dell'industria della difesa", alla "lotta all'immigrazione irregolare". Erdogan ha ribadito il sostegno "all'integrità territoriale e alla sovranità dell'Ucraina", e ha sottolineato che a Gaza, "dove purtroppo non si permette agli aiuti umanitari di entrare, la nostra priorità è ripristinare il cessate il fuoco".

Oggi Meloni e Erdogan presenzieranno anche al business forum con le aziende dei due Paesi, e poi il presidente turco sarà ricevuto dal presidente della Repubblica Mattarella. "Desidero poter ospitare il presidente Mattarella e la presidente Meloni in Turchia nel prossimo periodo", ha concluso.

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