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Covid 19

Cosa si può fare a partire da oggi 4 maggio: mascherine obbligatorie nei luoghi pubblici chiusi

Da oggi oltre quattro milioni di italiani hanno ripreso a circolare, dopo un primo allentamento delle misure anti contagio stabilito dal dpcm del 26 aprile. Cambiano le abitudini: scatta l’obbligo di mascherina in tutti i luoghi chiusi accessibili al pubblico, compresi i mezzi per il trasporto urbano.
A cura di Annalisa Cangemi
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Da oggi lunedì 4 maggio si entra ufficialmente nella fase due, quella di convivenza con il virus, dopo un primo allentamento delle misure restrittive. Le faq pubblicate sul sito della Presidenza del Consiglio dei ministri e la circolare che il Viminale ha inviato ai prefetti ieri, hanno chiarito gli ultimi dubbi, precisando quali sono le nuove regole a cui gli italiani dovranno attenersi, in base al dpcm firmato dal premier Conte lo scorso 26 aprile, in vigore fino al 17 maggio.

Cosa cambia da oggi 4 maggio

Autocertificazione: quando serve

Il modulo per l'autocertificazione è ancora necessario. È possibile utilizzare quello nuovo, scaricandolo dal sito del Viminale, oppure compilare quello vecchio, modificando le parti non più richieste. Se si esce per l'attività motoria non è necessario esibire il documento. Per quanto riguarda gli spostamenti per esigenze lavorative, queste possono essere dimostrate "anche esibendo adeguata documentazione fornita dal datore di lavoro (tesserini o simili) idonea a dimostrare la condizione dichiarata", si legge nelle Faq.

Mascherine obbligatorie

Da oggi scatta l'obbligo di mascherina in tutti i luoghi chiusi accessibili al pubblico, compresi i mezzi per il trasporto urbano e naturalmente gli esercizi commerciali. L'obbligo di indossare le mascherine non riguarda però i bambini al di sotto dei sei anni, "i soggetti con forme di disabilità non compatibili con l'uso continuativo della mascherina ovvero i soggetti che interagiscono con i predetti", come si legge nel testo della circolare del ministero dell'Interno. Nei luoghi all'aperto le mascherine non sono necessarie, purché si riesca a mantenere la distanza di sicurezza tra gli individui. In alcune regioni però, come il Lazio, i dispositivi di protezione si devono indossare anche per strada, se si hanno contatti ravvicinati con gli altri.

Visite ai congiunti

Da oggi è possibile far visita a parenti e fidanzati, ma non agli amici. Nella categoria dei congiunti sono compresi "i coniugi, i rapporti di parentela, affinità e di unione civile, nonché le relazioni connotate da ‘duratura e significativa comunanza di vita e di affetti", come stabilito da una sentenza della Cassazione del 2014. Questi incontri dovranno avvenire sempre rispettando la distanza di almeno un metro, e indossando le mascherine, anche in casa. Le visite ai congiunti vanno così ad aggiungersi ai motivi di necessità, che giustificano gli spostamenti – solo ed esclusivamente all'interno del territorio regionale – insieme ai motivi di assoluta urgenza o salute. Gli spostamenti fuori dalla propria Regione sono permessi solo per lavoro, salute o urgenza. 

Seconde case

È possibile recarsi nelle seconde case, all'interno della propria Regione, ma solo per effettuare un intervento urgente di manutenzione in giornata, e solo per motivi di assoluta necessità. Il governo in una nota ha infatti chiarito che "I motivi che rendono legittimi gli spostamenti, secondo le previsioni del Dpcm, restano quelli del lavoro, della salute e della necessità. Spostarsi alla seconda casa non è una necessità".

In Sicilia è stato invece autorizzato il trasferimento stagionale nelle seconde case anche in Comuni diversi da quello di residenza, a patto che non si faccia la spola con la principale abitazione, ma ci si trasferisca stabilmente.

Rientro al proprio domicilio o residenza

Il nuovo dpcm autorizza il rientro dei fuorisede presso il proprio domicilio, abitazione o residenza, anche se ciò comporta uno spostamento tra Regioni diverse. Ma una volta rientrati i cittadini non potranno muoversi al di fuori dei confini della Regione in cui ci si trova, a meno che non abbiano comprovate esigenze lavorative, assoluta urgenza o motivi di salute. In molte regioni del Sud, come la Sicilia, i cittadini che tornano a casa devono autodenunciarsi, rispettare la quarantena obbligatoria, al termine della quale dovranno sottoporsi anche al tampone.

Accesso a parchi e giardini pubblici

Da oggi riaprono al pubblico i parchi, le ville e i giardini pubblici. Vietata ogni forma di assembramento. I cittadini dovranno rispettare la distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro. Il sindaco può comunque disporre la temporanea chiusura di specifiche aree in cui non sia possibile assicurare altrimenti il rispetto di quanto previsto. Rimangono chiuse le aree attrezzate per il gioco dei bambini. I più piccoli potranno comunque passeggiare nelle aree verdi, accompagnati da un adulto.

Attività motoria

Via libera all'attività motoria o sportiva, anche lontano dalla propria abitazione. Per svolgere queste attività non sarà necessaria l'autocertificazione. Si può utilizzare anche un mezzo di trasporto per spostarsi nel luogo scelto per l'allenamento, che potrà essere anche al di fuori del proprio Comune, ma sempre all'interno della propria Regione. Riprendono gli sport individuali all'aperto. Bisogna rispettare la distanza interpersonale di almeno due metri, se si tratta di attività sportiva, e di almeno un metro, nel caso di semplice attività motoria. Queste restrizioni non valgono però se a praticare sport sono due conviventi. In ogni caso sono vietati gli assembramenti.

Per quanto riguarda le passeggiate, sono ammesse solo se strettamente necessarie a realizzare uno spostamento giustificato per andare al lavoro, per motivi di salute, per necessità (quindi anche per far visita ai congiunti), o per andare a svolgere attività sportiva o motoria all’aperto. L'uso della bicicletta è consentito per raggiungere la sede di lavoro, il luogo di residenza o i negozi, oltre che per svolgere attività motoria all'aperto.

Cimiteri e funerali

Riprende la celebrazione dei funerali, con un massimo di 15 partecipanti, e senza il corteo di accompagnamento al feretro. Sempre limitatamente alla propria Regione è consentito spostarsi per far visita nei cimiteri ai defunti, nel rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro e del divieto di assembramento. Anche in questo caso il sindaco può disporre la temporanea chiusura di questi luoghi se non potranno essere rispettate le norme di sicurezza anti contagio. Per quanto riguarda le messe si dovrà attendere invece la fine di maggio.

Negozi: quali riaprono

Da oggi ripartono, solo con il servizio d'asporto o con il servizio a domicilio, i bar, i ristoranti, le pasticcerie e le gelaterie. Riaprono anche le concessionarie di autoveicoli. Proseguono l'attività i negozi che avevano già rialzato le saracinesche, come librerie e cartolerie, e naturalmente quelli che non si sono mai fermati durante il lockdown, come alimentari, edicole e farmacie. Riprendono a lavorare anche i restauratori.

Università

Gli esami universitari e le lauree si potranno svolgere di presenza, "a condizione che vi sia un'organizzazione degli spazi e del lavoro tale da ridurre al massimo il rischio di prossimità e di aggregazione", si legge nelle Faq. Se non è possibile assicurare "la presenza degli studenti, si potrà ricorrere alle modalità a distanza". Tirocini e attività di ricerca possono riprendere in presenza, a condizione che gli spazi siano organizzati in modo idoneo.

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