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Cosa si deciderà all’Assemblea costituente del Movimento 5 stelle

L’assemblea costituente del M5s, in programma il 4 ottobre, sarà un tentativo di Giuseppe Conte di rafforzare il legame con gli elettori, iscritti o meno al partito. Addio quindi alla “democrazia diretta” delle votazioni online: anche i temi saranno decisi “dai cittadini”, ha spiegato l’ex premier.
A cura di Luca Pons
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L'assemblea costituente del Movimento 5 stelle cercherà di aumentare il senso di coinvolgimento e partecipazione degli iscritti e dei simpatizzanti del M5s, e per questo non ci saranno paletti sui temi da trattare. Come ha spiegato lo stesso Giuseppe Conte, l'idea è di "rilanciare la nostra azione politica, di reagire a un contesto di disimpegno e di disaffezione dei cittadini". A breve inizieranno i preparativi per l'assemblea, che dovrebbe iniziare il 4 ottobre 2024 (giorno in cui ricorre l'anniversario della fondazione del movimento).

Conte ha voluto mettere da parte i dissidi con Beppe Grillo: "Non è questo il tema", ha dichiarato, "abbiamo visioni diverse sullo svolgimento dell’assemblea costituente, ma ora dobbiamo concentrarci su questo processo". Dopo gli screzi tra i due, registrati proprio sul sito del M5s con uno scambio di lettere aperte, non c'è più stato alcun confronto, ha fatto sapere l'ex premier: "Ma non voglio ridurre la questione a un fatto personalistico".

In un'intervista al Corriere della Sera, Conte ha insistito che incontrare di persona Grillo per stabilire quali temi si discuteranno all'assemblea sarebbe stato "sbagliato. Non saremo a noi a decidere". Anche se "Grillo lo incontravo e continuerò a farlo". Il presidente del M5s ha anche sottolineato che il logo del partito non appartiene a Grillo in persona, ma "all’associazione Movimento 5 Stelle".

Per il resto, non ci sono limiti alle questioni che si potranno trattare – ha ribadito l'ex presidente del Consiglio – proprio perché saranno i cittadini a deciderli. In discussione potrà esserci, ad esempio, anche il nome stesso del movimento: "Decideranno i cittadini che parteciperanno al nostro processo se questo è un tema da mettere sul tavolo. Non dipende da me, ma dalla nostra comunità. Non ci sarà alcuna intermediazione politica da parte mia e dell’attuale vertice politico. Non sarò io a indirizzare questa rifondazione decidendo di che cosa si deve o non si deve discutere. Si deve svolgere tutto senza indebiti condizionamenti dall’esterno". Lo stesso, ha confermato, vale anche per un tema divisivo come il limite dei due mandati, uno dei vecchi baluardi del M5s, che oggi è sempre più messo in discussione.

L'organizzazione dell'assemblea, come ha ricordato Conte, prevede tre fasi. Nella prima "iscritti e non iscritti, via web, inoltreranno i loro progetti, le possibili modifiche del regolamento". Nella seconda "approfondiranno le proposte 300 delegati rappresentativi della nostra comunità. Saranno estratti a sorte tra gli iscritti", selezionando in base a criteri di età, genere e residenza, dando più peso a giovani ("anche giovani minorenni, a partire dai 14 anni") e donne. Infine, "sarà tutto messo ai voti in una assemblea di due giorni a cui parteciperanno gli iscritti e gli eletti del Movimento". Questa, come detto, dovrebbe avere il via venerdì 4 ottobre.

Alla fine ne verrà fuori un ‘documento di indirizzo', con le proposte votate, che dovrebbe guidare l'azione politica del M5s. Un addio quindi alla "democrazia diretta" delle votazioni online, che alle origini del Movimento secondo Conte è stata "innovativa", ma ora deve essere superata: "Per coinvolgere i cittadini non basta più chiamarli a votare su un quesito predisposto dall’alto, serve farli partecipare anche nella fase della proposta e della discussione".

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