Cosa si decide oggi in Consiglio dei ministri, governo verso la Nadef e il nuovo decreto Migranti
Oggi, mercoledì 27 settembre 2023, è in programma un Consiglio dei ministri che avrà soprattutto due punti all'ordine del giorno: l'esame della Nadef (la Nota di aggiornamento del Def) e l'approvazione di un nuovo decreto Migranti, con regole più stringenti sui minorenni non accompagnati che arrivano in Italia.
La Nadef, o Nota di aggiornamento al Documento di economia e finanza, è un momento importante per il governo. Ogni anno la Nadef traccia un quadro della situazione economica attuale e fa delle stime per il futuro. Da questo dipendono anche le risorse che il governo avrà a disposizione per la sua legge di bilancio, da approvare entro la fine dell'anno. Il decreto Migranti invece prevede, ad esempio, che i minori con più di 16 anni possano essere ospitati anche nei centri di accoglienza per adulti, per un periodo fino a tre mesi. Nell'ordine del giorno c'è anche un decreto che porti alla proroga di alcune misure, tra cui il bonus mutui per under 36.
Cos'è la Nadef e perché è importante
La Nadef, pubblicata ogni anno a settembre, serve a chiarire la situazione in cui si trova l'economia italiana. Si fa una panoramica dei temi più importanti per il governo, e soprattutto si fa una previsione sull'andamento del Pil e sul deficit, cioè il rapporto debito/Pil in un singolo anno. Tra i moltissimi argomenti contenuti nella Nadef (solitamente lunga circa 100-150 pagine), questo è uno dei più attentamente osservati.
Rispetto allo scorso Def, il governo Meloni dovrà probabilmente rivedere al ribasso le stime sulla crescita dell'Italia. Aveva previsto un aumento dell'1%, ma potrebbe scendere fino allo 0,8%. Per il 2024, il Pil tendenziale (cioè senza tenere conto degli interventi del governo) potrebbe crescere attorno all'1%, mentre ad aprile la stima era all'1,4%.
Ma è soprattutto il deficit che sarà importante: quanto intende indebitarsi il governo l'anno prossimo? E quindi quanti soldi vuole mettere a disposizione della sua manovra di fine anno? Ad aprile aveva previsto che il debito per il 2024 sarebbe stato pari al 3,7% del Pil. Ogni 0,1% di aumento sarebbe equivalente a poco meno di due miliardi di euro in più per la legge di bilancio. Ma l'Unione europea è attenta a monitorare quanto si indebitano gli Stati membri, soprattutto l'Italia che ha già un debito pubblico altissimo.
Cosa c'è nel nuovo decreto Migranti oggi in Cdm
Il nuovo decreto Migranti è circolato già nella serata di ieri, in forma di bozza. Al suo interno si prevede che chi ha un permesso di soggiorno possa essere espulso per "gravi motivi di ordine pubblico o di sicurezza", o se viene sottoposto a misure amministrative di sicurezza. Si potenziano i controlli sulle domande di visto d'ingresso in Italia, e cambiano le regole per i minori non accompagnati.
In particolare, i ragazzi che arrivano in Italia e hanno tra 16 e 18 anni potranno essere inseriti nei centri d'accoglienza riservati agli adulti, invece che nelle strutture per minorenni, se dovessero mancare i posti. Il periodo massimo sarà di tre mesi. In più, per accertare che chi dice di essere minorenne lo sia davvero si potranno fare accertamenti sanitari, incluse le radiografie. In generale, i centri di accoglienza potranno legalmente ospitare fino al doppio del numero di persone che sono previste oggi.
Ci saranno poi fondi aggiuntivi per le forze di Polizia e i Vigili del fuoco, mentre sempre in tema di accoglienza di persone migranti si svolgerà un concorso per selezionare cento volontari in servizio permanente della Guardia costiera.
In arrivo la proroga per il bonus mutui under 36
L'ultimo decreto in esame al Consiglio dei ministri conterrà la proroga per diverse misure e scadenze di legge. In particolare, si prolunga fino al 31 dicembre 2023 la possibilità di accedere al bonus mutui per under 36 che vogliono acquistare la prima casa. La proroga era attesa già nello scorso decreto Energia, approvato a inizio settimana, ma è stata spostata in un decreto apposito. Con la proroga è probabile che arriveranno anche dei criteri più stringenti per poter ottenere il bonus.
Un'altra delle proroghe riguarderà il versamento della tassa sulle criptovalute. Questa scadrebbe il 30 settembre, ma il governo rimanderà il termine al 15 novembre. L'idea è di permettere a più persone di mettersi in regola e, quindi, incassare di più dall'imposta.