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Cosa prevede il programma del governo Meloni su immigrazione e accoglienza

Come si comporterà il governo Meloni su migranti e accoglienza? Torna lo spettro dei decreti Sicurezza, che Salvini promette di ripristinare prima possibile. Le soluzioni sono accordi con la Libia e hotspot in Nord Africa.
A cura di Tommaso Coluzzi
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Tra blocchi navali, hotspot in Nord Africa e lo spettro dei decreti Sicurezza, le politiche del nuovo governo di centrodestra sull'immigrazione sono tutto tranne che un'incognita. Il giorno dell'incarico per Giorgia Meloni si avvicina, anche se la decisione spetterà – ovviamente – al Presidente Mattarella. Poi il nuovo governo entrerà in carica, nelle prossime settimane. Ma cosa ci dobbiamo aspettare sui migranti e l'accoglienza? L'ultimo precedente utile è quello del governo gialloverde, con Matteo Salvini al ministero dell'Interno e i decreti Sicurezza che hanno smontato il sistema di accoglienza italiano criminalizzando – di fatto – il lavoro delle Ong nel Mediterraneo.

Il programma del governo di centrodestra sull'immigrazione

Per capire quali saranno le mosse del governo Meloni bisogna guardare al programma unitario del centrodestra, che dedica una pagina intera a "sicurezza e contrasto all'immigrazione illegale". In questo capitolo – il sesto del programma – vengono mescolati i temi della sicurezza e dell'immigrazione. Questi sono i punti elencati che riguardano i migranti e l'accoglienza:

• Decreti sicurezza
• Contrasto all'immigrazione irregolare e gestione ordinata dei flussi legali di immigrazione
• Favorire l'inclusione sociale e lavorativa degli immigrati regolari
• Difesa dei confini nazionali ed europei come richiesto dall'Ue con il nuovo Patto per la migrazione e l'asilo, con controllo delle frontiere e blocco degli sbarchi per fermare, in accordo con le autorità del nord Africa, la tratta degli esseri umani
• Creazione di hot-spot nei territori extra-europei, gestiti dall'Unione Europea, per valutare le richieste d'asilo
• Garantire ai Comuni le risorse necessarie per far fronte alle spese per la gestione e la presa in carico dei minori non accompagnati

Il ritorno dei decreti sicurezza

I decreti Sicurezza sono uno dei punti forti di Matteo Salvini, anche se avevano dei chiari problemi soprattutto per ciò che riguarda lo smantellamento del sistema di accoglienza. Per la Lega, però, è una misura identitaria e perfetta per la propaganda anti-migranti. Si parla anche del contrasto all'immigrazione irregolare e a flussi organizzati per l'ingresso in Italia, così come del favorire l'inclusione sociale di chi è nel nostro Paese regolarmente. Ci sono anche le garanzie economiche ai comuni che si fanno carico dei minori non accompagnati.

Le politiche di controllo degli sbarchi

Venendo agli aspetti che riguardano più precisamente gli sbarchi dal Mediterraneo, che continuano a essere un'emergenza quotidiana nel Sud Italia, le proposte sostanzialmente sono due: da un lato bisogna controllare le frontiere e difendere i confini nazionali, dall'altro fare accordi con i Paesi del Nord Africa sia per "fermare la tratta" sia per creare degli hotspot direttamente lì dove valutare le richieste d'asilo.

In sostanza gli accordi con la Libia, tanto criticati negli anni passati dalle Ong e osservatori internazionali, potrebbero essere addirittura rafforzati. Quanto ai controlli direttamente nei Paesi del Nord Africa, invece, sembra molto complesso poterli realizzare. Soprattutto sotto il controllo dell'Unione europea.

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