Cosa prevede il piano Covid della Regione Calabria predisposto dall’ex commissario Cotticelli

Nonostante lui stesso non lo ricordasse, l’ex commissario alla sanità della Regione Calabria, Savero Cotticelli, aveva predisposto a giugno il piano Covid. Vediamo cosa prevede il progetto che ha l’obiettivo di incrementare le assunzioni del personale sanitario e di aumentare i posti letto, soprattutto quelli in terapia intensiva.

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A cura di Stefano Rizzuti

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Covid 19

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Saverio Cotticelli, ex commissario per la sanità della Regione Calabria, è stato costretto alle dimissioni dopo aver detto di non sapere chi doveva predisporre il piano Covid regionale. Durante un’intervista alla trasmissione Titolo V è sembrato non saper neppure di cosa si stesse parlando. Suscitando l’ira del governo e del presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, che ha subito chiesto la sua testa. Cotticelli, però, quel piano lo aveva in realtà predisposto a giugno, con approvazione avvenuta a luglio, entro i termini previsti dal ministero della Salute. E il piano prevede una serie di interventi per la riorganizzazione degli ospedali, per il potenziamento delle terapie intensive e dei mezzi di trasporto sanitari. A riportare ciò che contiene il piano è Quotidiano Sanità.

La riorganizzazione di ospedali e pronto soccorso

Uno dei punti principali del piano prevede la riorganizzazione degli ospedali, a partire dai pronto soccorso. Devono essere separati i percorsi, garantendo così la sicurezza ai pazienti non-Covid. Si prevede, inoltre, di creare degli ambienti adibiti all’isolamento dei pazienti, con delle sale dedicate, anche in ambito pediatrico. Per questi obiettivi il limite di spesa previsto è di poco inferiore ai 10 milioni di euro. Nel piano rientra anche un investimento fino a 600mila euro circa per i mezzi di trasferimento tra le strutture Covid e per i trasporti inter-ospedalieri.

Piano Covid Calabria, l’aumento del personale

Un capitolo del piano Covid predisposto da Cotticelli riguarda lo stanziamento di fondi per il personale sanitario. Intanto per il personale impegnato sui mezzi si prevede l’assunzione di dipendente medico, infermieri e operatori tecnici per un limite di spesa di un milione e 650mila euro. Poi possono essere incrementati i fondi per il pagamento di ore di lavoro straordinario e per le indennità contrattuali, come quelle previste per i servizi di malattie infettive. Il limite è di 6 milioni di euro. Per le terapie intensive, inoltre, si prevede la possibilità di incrementare gli incarichi di lavoro autonomo e le collaborazioni coordinate e continuative, ma anche le assunzioni a tempo determinato, per un limite di spesa di 6 milioni.

I posti letto per l’emergenza Covid e le strutture mobili

Il piano prevede, in caso di necessità, di aggiungere dei posti letto in area critica (con 300 posti letto da rendere disponibili) in quattro strutture movimentabili: ognuna da 75 posti. Ci sono poi i posti letto per l’emergenza Covid, con l’obiettivo di un incremento strutturale previsto dalla circolare ministeriale, che in Calabria corrisponde a 280 letti di terapia intensiva totali. Al momento in Regione i posti sono 146, che andrebbero incrementati con ulteriori 134. Per la terapia semi-intensiva, invece, il totale deve essere di 136, grazie alla possibile attivazione di 123 posti letto. Vediamo qual è la ripartizione dei posti aggiuntivi nelle varie strutture sanitarie calabresi:

Azienda ospedaliera di Cosenza:

Posti letto aggiuntivi in terapia intensiva 34

Posti letto aggiuntivi in semi-intensiva 28

Azienda ospedaliera di Catanzaro:

Posti letto aggiuntivi in terapia intensiva 15

Posti letto aggiuntivi in semi-intensiva 15

Azienda ospedaliera universitaria ‘Mater Domini’:

Posti letto aggiuntivi in terapia intensiva 18

Posti letto aggiuntivi in semi-intensiva 11

Azienda ospedaliera di Reggio Calabria:

Posti letto aggiuntivi in terapia intensiva 20

Posti letto aggiuntivi in semi-intensiva 14