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Cosa prevede il disegno di legge contro la violenza di genere che sta per arrivare in Senato

Questa settimana arriva in Senato il disegno di legge (già approvato alla Camera) contro la violenza di genere, che si propone di intervenire per rafforzare la prevenzione e la tutela delle vittime. Ecco cosa prevede il pacchetto del governo.
A cura di Annalisa Girardi
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Giulia Cecchettin è stata la 105esima donna uccisa dall'inizio dell'anno. Un numero tragico, che conferma quanto la violenza di genere sia un fenomeno gravemente radicato nel nostro tessuto sociale, che va contrastato su diversi livelli. Uno di questi è quello normativo: proprio questa settimana arriva in Senato il disegno di legge dei ministri Roccella, Piantedosi e Nordio, per il contrasto della violenza sulle donne e la violenza domestica, che si propone da un lato di rafforzare le misure di prevenzione e dall'altro di investire sull'educazione e sul sostegno alle vittime.

Giorgia Meloni, commentando in un post sui social il femminicidio di Giulia Cecchettin, ha parlato del provvedimento affermando che questo potenzierà le "misure di tutela delle donne in pericolo grazie a una maggiore prevenzione – ammonimento, braccialetto elettronico, distanza minima di avvicinamento – l’arresto anche in “flagranza differita” e soprattutto attraverso tempi stringenti – 20 giorni – per valutazione da parte della magistratura del rischio e applicazione delle misure cautelari". La presidente del Consiglio ha anche affermato di aver aumentato "considerevolmente i fondi per il piano anti-violenza e per la tutela delle donne in uscita da situazioni di violenza" e di avere pronta "una campagna di sensibilizzazione nelle scuole con i ministri delle Pari Opportunità e della Famiglia, della Cultura e dell’Istruzione" e una "campagna di diffusione del numero verde anti-violenza 1522".

Cosa c'è nel ddl del governo contro la violenza sulle donne

Ma vediamo cosa contiene nello specifico il disegno di legge, intitolato "Disposizioni per il contrasto della violenza sulle donne e della violenza domestica" e già approvato alla Camera dei deputati lo scorso 26 ottobre 2023. In totale si compone di 19 articoli, che sono:

  1. Rafforzamento delle misure in tema di ammonimento e di informazione alle vittime
  2. Potenziamento delle misure di prevenzione
  3. Misure in materia di formazione dei ruoli di udienza e trattazione dei processi
  4. Trattazione spedita degli affari nella fase cautelare
  5. Disposizioni in materia di attribuzioni del Procuratore della Repubblica
  6. Iniziative formative in materia di contrasto della violenza sulle donne e della violenza domestica
  7. Termini per la valutazione delle esigenze cautelari
  8. Rilevazione dei termini
  9. Modifiche relative agli effetti della violazione degli ordini di protezione contro gli abusi familiari
  10. Arresto in flagranza differita
  11. Disposizioni in materia di allontanamento d’urgenza dalla casa familiare
  12. Rafforzamento delle misure cautelari e dell’uso del braccialetto elettronico
  13. Ulteriori disposizioni in materia di misure cautelari coercitive
  14. Disposizioni in materia di informazioni alla persona offesa dal reato e di obblighi di comunicazione
  15. Disposizioni in materia di sospensione condizionale della pena
  16. Modifiche all’articolo 13 della legge 7 luglio 2016, n. 122, in materia di indennizzo in favore delle vittime di reati intenzionali violenti
  17. Provvisionale a titolo di ristoro anticipato a favore delle vittime o degli aventi diritto
  18. Riconoscimento e attività degli enti e delle associazioni organizzatori di percorsi di recupero destinati agli autori di reato
  19. Clausola di invarianza finanziaria

In un dossier sul tema, pubblicato sul sito della Camera, si sottolinea come l'evoluzione della normativa italiana in materia si origini dalla ratifica della Convenzione di Istanbul sulla prevenzione e sulla lotta contro la violenza sulle donne, avvenuta nel 2013. Da quell'anno ci sono stati diversi interventi in materia, il più noto dei quali è sicuramente il Codice Rosso del 2019, che ha introdotto diverse misure di carattere penale e processuale "volte alla prevenzione dei reati di violenza di genere, alla protezione delle vittime e alla punizione dei colpevoli". In questa legislatura è stata inoltre creata una commissione parlamentare di inchiesta sui femminicidi e sulle diverse forme di violenza di genere.

Prevenzione e tutela delle vittime, il pacchetto di misure

Tornando al pacchetto di norme che si prepara ad arrivare nell'Aula del Senato, questo prevede il rafforzamento degli strumenti di prevenzione esistenti – come braccialetto elettronico e la distanza minima di avvicinamento – ma anche tempi più rapidi da parte della magistratura per la valutazione delle situazioni di rischio, in cui potrebbe essere necessario procedere con misure preventive e cautelati. Nel testo si parla anche della formazione degli operatori che, per diversi aspetti, si trovano ad avere a che fare con le vittime e di alcune misure a tutela di queste ultime: stanziamenti economici e la possibilità di allontanamento dalla casa familiare.

Non bastano nuovi reati e pene più dure

Chiaramente, rafforzare gli strumenti normativi non basta. Come si sta sottolineando molto in questi giorni, il dramma della violenza di genere è in primo luogo culturale. È quindi necessario intervenire radicalmente per cambiare la cultura patriarcale in cui la nostra società continua a essere immersa, partendo dall'educazione delle nuove generazioni. In tal senso la ministra Roccella ha annunciato che a breve partirà una campagna di sensibilizzazione nelle scuole. Il tema, però, rimane terreno di scontro politico, con alcune voci della maggioranza (in particolar modo la Lega) contrarie all'introduzione dell'educazione sessuale e affettiva fin dalle scuole elementari.

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