Cosa non torna nella “prenotazione senza data” del vaccino di Matteo Salvini
Il segretario della Lega Matteo Salvini, intervistato ieri da Otto e mezzo su La7 da Lilli Gruber, afferma di aver prenotato l'appuntamento per il vaccino anti Covid: "Spero di farlo entro giugno. Ho 48 anni, a differenza di qualche collega giornalista non ho scavalcato la coda". Il leader della Lega dice che si vaccinerà in Lombardia, la sua Regione: "Dopo mesi di fango la Lombardia è un'esempio nazionale di efficienza".
La giornalista però lo incalza, chiedendogli la data del suo appuntamento, perché le vaccinazioni per la fascia d'età compresa tra i 40 e i 49 anni si sono aperte in Lombardia dallo scorso 20 maggio: "Non so la data, me la devono fissare, mi sono prenotato…".
Quando Lilli Gruber però gli fa notare che la data viene comunicata al cittadino proprio al momento della prenotazione, Salvini risponde così: "Mi perdoni se non ho ancora la data del vaccino, entro giugno. Le farò sapere tempo zero quando mi vaccinerò". La versione di Salvini però non sta in piedi. In realtà il nuovo sistema di prenotazione, attivo dallo scorso 2 aprile, consente di prenotare sul portale e il cittadino ottiene subito tutte le informazioni necessarie.
Come funziona la vaccinazione in Lombardia
Funziona così: bisogna accedere alla piattaforma dedicata, avendo a disposizione la tessera sanitaria e il cellulare. Nello step successivo si inseriscono negli appositi campi il numero della tessera sanitaria e il codice fiscale per poi selezionare il consenso al trattamento dei dati personali. A quel punto vengono richiesti Provincia, Comune e CAP di appartenenza, per individuare il centro vaccinale più vicino. Quindi bisogna digitare il numero di cellulare su cui si vuole ricevere la conferma con i dati della prenotazione e poi la data di nascita. Completate queste operazioni il sistema mostrerà data, orario e indirizzo dei centri vaccinali disponibili per effettuare la vaccinazione. Il cittadino è libero quindi di selezionare la data, l'orario e il centro vaccinale, in base alle proprie esigenze. A quel punto sul cellulare arriva un codice che andrà inserito sul portale online. Cliccando su ‘Conferma' compaiono tutti i dettagli della prenotazione, che vengono inviati anche via SMS sul cellulare.
Il sistema per altro comunica anche l'intervallo di tempo per il richiamo del vaccino, che varia in base al tipo di farmaco che viene inoculato. È possibile poi cambiare anche la data, in un secondo momento, nel caso in cui il cittadino non possa più recarsi al centro vaccinale nella fascia oraria e nel giorno prescelti.
Le giustificazioni di Salvini dunque sembrano prive di fondamento: se davvero avesse effettuato la prenotazione online, come ha dichiarato ieri sera, dovrebbe avere già a disposizione tutte le informazioni relative alla sua vaccinazione. Potrebbe aver già prenotato e, per motivi di privacy, potrebbe aver scelto di non diffondere in anticipo la notizia in tv, come del resto hanno fatto il presidente del Consiglio Draghi e il Presidente della Repubblica Mattarella, che si sono limitati poi a divulgare la foto dopo essersi immunizzati.
Salvini non pubblicherà la foto del vaccino
Salvini specifica però che non mostrerà le immagini sui social dopo l'inoculazione: "Se no poi qualcuno dice ‘Salvini ostenta il vaccino". Una scelta, quella della riservatezza, che potrebbe essere dettata piuttosto dalla necessità di non scontentare una parte del suo elettorato, che comprende anche molti No Vax. Il leader della Lega dice infatti di essere scettico sulle vaccinazioni ai bambini: "Ci sono molti scienziati britannici che invitano alla prudenza, e io mi associo a questo invito". Salvini parla della figlia, che avendo 8 anni non rientra ancora nella categoria dei vaccinabili, visto che per il momento possono ricevere il siero anti Covid Pfizer solo i ragazzi dai 12 anni in su. Il figlio maggiore di Salvini ha invece 18 anni: "È maggiorenne, deciderà da solo. Ho mandato di corsa i miei genitori di 75 e 76 anni, rispettando la fila, a vaccinarsi, perché è giusto che chi è più a rischio si protegga".
Già in passato Salvini sull'argomento è apparso molto cauto: "Io farò quello che il mio medico mi dirà di fare, ma chiedo a nome di tutti gli italiani garanzie assolute sul fatto che non ci siano controindicazioni", diceva a dicembre. Alla fine Lilli Gruber riesce a strappargli una promessa: il segretario della Lega sarà ospite a Otto e mezzo il giorno dopo della vaccinazione. "Invito chi può, chi è in condizioni e chi vuole a vaccinarsi, ci mancherebbe. Chi per scelta o per motivi personali non vuole non avrà in me un impositore. Io sono per le libertà", conclude Salvini.