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Cosa hanno detto gli attivisti di Ultima generazione a Pichetto Fratin: “Le proteste andranno avanti”

All’incontro tra Ultima generazione e il ministro dell’Ambiente, gli attivisti hanno presentato una proposta di legge per tagliare i sussidi ambientalmente dannosi alle aziende del fossile. Il ministro ha chiesto che smettano le azioni di imbrattamento contro i monumenti, ma Ug ha confermato che proseguiranno.
A cura di Luca Pons
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È durato circa un'ora l'incontro tra il ministro dell'Ambiente, Gilberto Pichetto Fratin, e i tre portavoce dell'associazione contro la crisi climatica Ultima generazione. Il faccia a faccia era stato annunciato pochi giorni fa dal ministro. L'associazione ha portato una proposta di legge per abolire i sussidi ambientalmente dannosi (Sad) alle aziende di combustibili fossili.

Uno dei rappresentanti di Ug, Alessandro Berti, ha spiegato: "Siamo al lavoro con diverse parti dell'opposizione, e stiamo lavorando per avere tutta l'opposizione compatta e unita, per una proposta di legge che verrà presentata a settembre. Stiamo cercando di ragionare con tutti i partiti politici. Questa misura farebbe risparmiare 5 miliardi di euro portandoli nel sociale, nella mobilità, nelle comunità energetiche".

Il ministro, dopo l'incontro, ha parlato al Tg1 e non ha commentato la proposta di legge. Pichetto Fratin ha dichiarato di aver "accolto la richiesta di incontro" per "ascoltare le loro posizioni", ma ha tracciato una linea: "I monumenti non si imbrattano. Sono un patrimonio di tutti, vanno conservati". Da tempo Ultima generazione è diventata nota grazie alle sue manifestazioni che, in alcuni casi, hanno imbrattato monumenti o sedi di istituzioni. Il ministro ha aperto a altri incontri in futuro, a condizione "che non continuino a imbrattare il patrimonio artistico nazionale".

Una condizione che gli attivisti con tutta probabilità rifiuteranno. Già mentre il vertice era in corso, la rappresentante Beatrice Pepe ha spiegato: "Le azioni andranno avanti finché non ci saranno scelte politiche chiare e nette. Abbiamo deciso di portare avanti una disobbedienza civile non violenta, consapevoli delle conseguenze che ci sono".

Durante l'incontro "ci siamo sentiti ascoltati ma abbiamo visto un ministro e un governo che sta facendo passi troppo piccoli per la situazione di emergenza", ha dichiarato Alessandro Berti. "Non siamo soddisfatti della velocità con cui il governo sta portando avanti misure insufficienti. C'è un'apertura a portare avanti il dialogo a ottobre con un esponente della maggioranza, ma è da definire. Sono stati indicati diversi capigruppo, è stato più volte richiesto il contatto di una persona che ci potesse seguire ma il ministro non ci ha indicato una persona. È un'apertura, ma il governo si sta muovendo troppo lentamente".

Il ministro Pichetto Fratin "è in una situazione complicata", ha detto Berti, perché "agisce in un governo che non riconosce l'emergenza anche sociale che stiamo cominciando a vivere, è abbastanza preoccupante". Il portavoce ha poi allontanato l'ipotesi che Ultima generazione possa diventare un vero e proprio partito politico: "È già politico bloccare una strada, questa è la forma di politica più forte che ci sia".

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