Cosa hanno deciso Meloni e Zelensky all’incontro: la dichiarazione congiunta tra Italia e Ucraina
Ieri, 13 maggio, il presidente ucraino Zelensky ha trascorso la giornata in Italia, per incontrare le più alte cariche istituzionali: la giornata è stata aperta da un incontro con il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e si è chiusa con un colloquio con Papa Francesco in Vaticano. Uno spazio della visita è stato dedicato all'incontro con la presidente del Consiglio Meloni, che si è tenuto a Palazzo Chigi ed è durato circa 40 minuti.
Al termine del faccia a faccia i due leader hanno rilasciato una dichiarazione congiunta, in cui si chiede il ritiro immediato dell'esercito russo dall'Ucraina, il ripristino integrale dei confini del Paese, riconosciuti dalla comunità internazionale, l'intensificazione degli sforzi per rendere efficaci le sanzioni contro Mosca. Si ribadisce inoltre il sostegno, militare e non solo, da parte dell'Italia per tutto il tempo necessario. A breve l'Italia dovrebbe ratificare infatti il nuovo pacchetto di aiuti a Kiev.
La dichiarazione congiunta firmata da Meloni e Zelensky
"Il Presidente dell'Ucraina e il Presidente del Consiglio dei Ministri della Repubblica Italiana hanno ribadito la loro inequivocabile condanna della guerra di aggressione in corso da parte della Russia contro l'Ucraina. L'Ucraina ha dimostrato una notevole determinazione nell'esercitare il suo diritto all'autodifesa contro questo attacco immotivato e ingiustificato. La Russia deve ritirare immediatamente, completamente e incondizionatamente tutte le sue Forze militari dal territorio dell'Ucraina all'interno dei suoi confini internazionalmente riconosciuti", si legge nel testo firmato da Meloni e Zelensky, diramato dopo il vertice di ieri a Roma.
"La Repubblica Italiana rimane ferma nel suo impegno per l'indipendenza, la sovranità e l'integrità territoriale dell'Ucraina all'interno dei suoi confini internazionalmente riconosciuti. La Repubblica Italiana elogia la determinazione e il coraggio del popolo e delle Forze armate ucraine e riconosce il loro significativo contributo alla sicurezza dell'area euroatlantica e oltre. La Repubblica Italiana continuerà a sostenere politicamente, finanziariamente, umanitariamente e militarmente l'Ucraina per tutto il tempo necessario – individualmente e attraverso la cooperazione internazionale all'interno dell'Unione Europea, della NATO, delle Nazioni Unite e in altri formati", aggiungono Meloni e Zelensky.
"La Repubblica Italiana ha dato un solido contributo militare all'Ucraina, che continuerà tenendo costantemente conto delle esigenze più urgenti e immediate dell'Ucraina per rafforzare le sue capacità di difesa. Oltre al contributo nazionale la Repubblica Italiana partecipa attivamente alle misure dell'Unione Europea e della NATO per l'assistenza militare all'Ucraina e per la formazione dei soldati ucraini. Oltre all'assistenza militare la Repubblica Italiana ha fornito all'Ucraina assistenza civile, compreso il sostegno finanziario, umanitario e di emergenza. Questa assistenza continuerà. Tra gli altri elementi di assistenza le donazioni di attrezzature da parte di aziende energetiche italiane sono state mobilitate per migliorare e rafforzare la resilienza delle infrastrutture energetiche e civili dell'Ucraina attraverso la Protezione Civile Italiana e il Meccanismo di Protezione Civile dell'UE", si legge ancora nella dichiarazione congiunta.
"La Repubblica Italiana sostiene l'iniziativa dell'Ucraina per una pace giusta e sostenibile basata sulla sovranità e sull'integrità territoriale dell'Ucraina. La Formula di pace ucraina comprende una serie di obiettivi importanti, molti dei quali sono già oggetto di lavoro da parte della Repubblica Italiana, come la sicurezza alimentare ed energetica. La Repubblica Italiana è pronta a cooperare con l'Ucraina per assicurare una partecipazione internazionale quanto più ampia possibile all'attuazione della Formula di pace ucraina anche attraverso eventi aperti che si terranno nel prossimo futuro", sottolineano ancora Meloni e Zelensky.
Impegno per assicurare alla giustizia responsabili crimini di guerra
"L'Ucraina e la Repubblica Italiana sottolineano il loro fermo impegno ad assicurare alla giustizia i responsabili di crimini di guerra e di altri crimini atroci commessi in relazione alla guerra di aggressione della Russia contro l'Ucraina. La Repubblica Italiana partecipa attivamente al ‘Core Group' sulla definizione delle responsabilità per il crimine di aggressione contro l'Ucraina e accoglie con favore gli sforzi internazionali in corso, in cooperazione con l'Ucraina, per assicurare le responsabilità con un ampio sostegno internazionale. La Repubblica Italiana accoglie con favore l'accordo sul nuovo Centro internazionale per il perseguimento del crimine di aggressione contro l'Ucraina all'Aja e si augura che venga avviato al più presto", hanno scritto ancora la premier Giorgia Meloni e il presidente ucraino Volodymyr Zelensky.
"L'Ucraina e la Repubblica Italiana ribadiscono il loro sostegno alle indagini del Procuratore della Corte Penale Internazionale, che rappresentano un passo avanti verso la definizione delle responsabilità, e hanno preso atto dei mandati di arresto della Corte. L'Italia ha accettato di fornire ulteriore sostegno alla Corte Penale Internazionale al fine di rafforzarne le capacità nel quadro della guerra della Russia contro l'Ucraina", si legge ancora nel documento ufficiale.
"L'Ucraina e la Repubblica Italiana concordano sulla necessità di aumentare la nostra pressione collettiva sulla Russia attraverso ulteriori sanzioni per indebolire la capacità della Russia di continuare la sua guerra illegale di aggressione. Devono essere rafforzati gli sforzi per garantire l'effettiva applicazione delle sanzioni e per prevenire e per contrastare l'elusione delle stesse all'interno e da parte di Paesi terzi", sottolineano Meloni e Zelensky.
Sostegno per la ricostruzione dell'Ucraina
"L'Ucraina e la Repubblica Italiana continueranno a collaborare con altri soggetti per sviluppare meccanismi di risarcimento delle perdite e dei danni causati dall'aggressione russa. A tal fine il Registro internazionale dei danni, che sarà presentato in occasione del Vertice di Reykjavík del Consiglio d'Europa il 16 e 17 maggio 2023, rappresenta un'importante pietra miliare. I nostri sforzi continueranno a esplorare le opzioni appropriate per il finanziamento di un meccanismo di compensazione, compresa una solida base legale per l'utilizzo dei beni russi congelati e bloccati, per sostenere la ricostruzione dell'Ucraina", si legge ancora nella dichiarazione congiunta diramata dopo il vertice di ieri a Roma.
"Il 26 aprile 2023 l'Italia e l'Ucraina hanno co-organizzato a Roma una Conferenza sulla ricostruzione dell'Ucraina, con un'ampia partecipazione del settore privato, per rafforzare il sostegno e la collaborazione per la ripresa e la ricostruzione dell'Ucraina e si sono impegnate a coordinarsi strettamente su questi temi intensificando la cooperazione bilaterale. La Repubblica Italiana, insieme alle Organizzazioni e ai partner internazionali, è impegnata a partecipare alla ripresa e alla ricostruzione dell'Ucraina dopo la guerra. Fin d'ora è importante porre le basi per un impegno ambizioso e a lungo termine che crei opportunità e che permetta al popolo ucraino di ricostruire la propria Nazione. Coinvolgere tutti i partner interessati, comprese le aziende private e internazionali, con l'obiettivo di garantire il sostegno finanziario, gli investimenti e le conoscenze necessarie è essenziale per assicurare un futuro prospero all'Ucraina. L'Ucraina considera l'Italia e le sue aziende partners di primaria importanza per la ricostruzione".
Italia sostiene l'ingresso dell'Ucraina nell'Unione europea
"Il futuro dell'Ucraina e del suo popolo è nella Famiglia europea. L'Unione Europea ha già riconosciuto la prospettiva europea dell'Ucraina e le ha concesso lo status di Paese candidato. La Repubblica Italiana sostiene con forza l'Ucraina nei suoi sforzi di riforma e nel soddisfare i requisiti necessari per avviare i negoziati di adesione nel 2023 auspicando un rapporto positivo della Commissione Europea", affermano la premier Giorgia Meloni e il presidente ucraino Volodymyr Zelensky nella dichiarazione congiunta.
"Nell'ambito della NATO la Repubblica Italiana continua a concentrarsi sul sostegno immediato all'Ucraina contribuendo a un sostanziale aumento del pacchetto di assistenza globale della NATO all'Ucraina. La Repubblica Italiana continua a sostenere con forza la capacità di difesa dell'Ucraina. L'Ucraina ha il diritto di scegliere i propri accordi di sicurezza. L'Italia sostiene pienamente la Commissione NATO-Ucraina come sede per incrementare ed espandere ulteriormente la cooperazione in corso per contribuire a realizzare il percorso dell'Ucraina verso la famiglia euro-atlantica, coerentemente con la Dichiarazione di Bucarest. Al prossimo Vertice NATO di Vilnius saremo lieti di affrontare tutti questi temi", concludono Meloni e Zelensky.