Cosa ha ottenuto Giorgia Meloni da Salvini e Berlusconi al vertice di centrodestra
Il centrodestra ha trovato l'accordo, ma questa non è certo una novità. Anzi. Quando c'è da correre insieme alle elezioni, l'unica certezza è che il centrodestra la quadra la trova sempre abbastanza rapidamente. Anche questa volta che, nonostante i dubbi di Berlusconi, l'asse della coalizione sembra spostato molto più a destra che al centro. Ieri alla Camera dei deputati, grazie a un lungo incontro cominciato nel pomeriggio e terminato dopo cena, i tre leader hanno sciolto gli ultimi nodi: premiership e collegi uninominali. E su entrambi, alla fine, sembra aver avuto ragione Giorgia Meloni. Giustamente, dal suo punto di vista, dato che – secondo gli ultimi sondaggi – il suo partito sarebbe di gran lunga il più votato. Anche più di Lega e Forza Italia messi insieme.
La leader di Fratelli d'Italia si presentava al tavolo con due richieste: l'onere e l'onore – come dice Salvini – di indicare il presidente del Consiglio e la metà dei collegi uninominali blindati. Il comunicato finale parla di accordo, ma non così chiaramente: "La coalizione proporrà al presidente della Repubblica quale premier l'esponente indicato da chi avrà preso più voti", si legge inizialmente. E su questo la linea è decisa: si vedrà dopo le elezioni, risultati alla mano, ma la regola del partito più votato è confermata.
Poi i leader aggiungono: "È stata trovata un’intesa per correre insieme nei 221 collegi uninominali, selezionando i candidati più competitivi in base al consenso attribuito ai partiti". Su questo, invece, di chiaro c'è ben poco. Il compromesso è stato trovato, ma non reso pubblico. Il senatore Calderoli – esperto della legge elettorale e presente ieri all'incontro – uscendo da Montecitorio ha detto che l'accordo sarà chiaro solo alla presentazione delle liste.
Si tratta di un passaggio fondamentale: con la legge elettorale attuale – il Rosatellum – e nella particolare situazione politica, i collegi uninominali sono importantissimi. Vengono assegnati con il maggioritario ed è possibile presentare solo un candidato a coalizione. Fratelli d'Italia chiedeva che nella metà dei collegi blindati – ovvero quelli in cui il centrodestra è sicuro di vincere – il candidato unico fosse scelto tra le fila del partito di Meloni. Liste alla mano sarà tutto più chiaro, insomma, ma la sensazione è che Meloni abbia preteso e ottenuto lo stesso trattamento riservato a Forza Italia e Lega in passato.