Cosa ha detto Mattarella sulla Conferenza sul futuro dell’Europa e il ricordo di David Sassoli
Nel suo messaggio al Parlamento dopo il giuramento (per la seconda volta) come Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella ha parlato molto di Europa. In particolare ha ricordato l'importanza della Conferenza sul futuro d'Europa, un'iniziativa promossa dalle massime istituzioni continentali: la Commissione, il Consiglio e il Parlamento europeo.
Quest'ultima prevede una serie di panel a cui sono invitati a partecipare tutti i cittadini europei per avanzare delle proposte sul futuro del Vecchio Continente. L'iniziativa, avviata lo scorso anno, ha visto già migliaia di idee raccolte. Le assemblee pubbliche si concluderanno entro questa primavera. Secondo il Capo dello Stato italiano «la Conferenza sul futuro dell’Europa non può risolversi in un grigio passaggio privo di visione storica ma deve essere l’occasione per definire, con coraggio, una Unione protagonista nella comunità internazionale».
Mattarella ha poi parlato di David Sassoli. L'ex presidente del Parlamento europeo, scomparso lo scorso 11 gennaio, è stato ricordato con affetto. «La sua testimonianza di uomo mite e coraggioso, sempre aperto al dialogo e capace di rappresentare le istituzioni democratiche ai livelli più alti– ha assicurato il Capo dello Stato- è entrata nell’animo degli italiani».
Le proposte della Conferenza sul futuro d'Europa
Secondo i dati di un primo report diffuso dagli organizzatori, a settembre erano arrivati più di 22mila contributi. Si tratta per la precisione di idee, commenti alle proposte ed eventi. La maggioranza riguarda il tema della democrazia europea, ma ce ne sono moltissime anche sul cambiamento climatico e lo sviluppo sostenibile, oltre a richieste di provvedimenti per un’economia più forte insieme a maggior giustizia sociale e più lavoro.
Ma quelli su Sassoli e la Conferenza sull'Unione non sono stati gli unici passaggi del discorso di Mattarella sull'Europa. Secondo il Presidente della Repubblica grazie all'Ue «da molti decenni i Paesi europei possono godere del dividendo di pace, concretizzato nell’integrazione europea e accresciuto dal venir meno della Guerra fredda». Ma ora «i popoli dell’Unione europea devono esser consapevoli che ad essi tocca un ruolo di sostegno ai processi di stabilizzazione e di pace nel martoriato panorama mediterraneo e medio-orientale. Non si può sfuggire alle sfide della storia e alle relative responsabilità».
Mattarella: "Rilanciare l'Europa, sia più efficiente e giusta"
Il Capo dello Stato ha chiesto poi di rafforzare l'Italia, mettendola in grado di «orientare il processo per rilanciare l’Europa, affinché questa divenga più efficiente e giusta; rendendo stabile e strutturale la svolta che è stata compiuta nei giorni più impegnativi della pandemia».
Quindi il riferimento al Next Generation Ue, fortemente voluto dal Parlamento europeo, prima che dalla Commissione e dal Consiglio. «Viviamo – ha ricordato – in una fase straordinaria in cui l’agenda politica è in gran parte definita dalla strategia condivisa in sede europea. L’Italia è al centro dell’impegno di ripresa dell’Europa. Siamo i maggiori beneficiari del programma Next Generation e dobbiamo rilanciare l’economia all’insegna della sostenibilità e dell’innovazione, nell’ambito della transizione ecologica e digitale».