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Cosa ha detto davvero Christian Raimo e perché sospenderlo è assurdo

Cosa ha detto davvero Christian Raimo? E la sospensione dall’insegnamento è un provvedimento disciplinare legittimo o un pericoloso precedente? La libertà di dissenso è in pericolo, anche per chi insegna.
A cura di Chiara Valerio
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Christian Raimo, scrittore, saggista e docente della scuola pubblica italiana, attivista politico e operatore culturale è statosospeso per tre mesi dall’insegnamento con una riduzione significativa dello stipendio. L’Ufficio Scolastico Regionale del Lazio, nella persona della direttrice generale Anna Paola Sabatini, ha dichiarato che le parole di Raimo dirette a  al ministro Giuseppe Valditara “non possono essere considerate una critica costruttiva; al contrario, si configurano come un'offesa che viola i principi fondamentali di rispetto reciproco e dialogo civile”.

Alcune osservazioni. Raimo è stato, lo scorso mese, oggetto di un procedimento disciplinare (il secondo) del Ministero dell’Istruzione e del Merito, per aver scritto sui suoi profili social e nel corso di un incontro pubblico, che bisognava pensare a  “…una manifestazione contro Valditara, non per la scuola ma contro Valditara perché ci sono dentro la sua ideologia tutto il peggio, la cialtronaggine, l'incapacità di avere una biografia internazionale, la recrudescenza appunto dell'umiliazione…” (Festa Nazionale AVS, 11/09/2024); ribadiva “che purtroppo quest’ideologia non è solo sua ma di un blocco di potere. Ma lui è un ministro debole e incompetente, va colpito, come la Morte nera. Era chiaramente una metafora, visto che non conosco nessuno con un Falcon" (x,12/09/2024) e dichiarava “Il ministro Valditara è impresentabile, dovrebbe dimettersi, va contestato in ogni occasione e in ogni modo, perché la sua idea di scuola è lurida e pericolosa” (Facebook, 31/08/2024). Raimo è accusato di aver oltraggiato l'istituzione per la quale lavora, ma non credo sia propriamente così.

Va sottolineato che i virgolettati riportati sul procedimento disciplinare sono imprecisi, riascoltando infatti l’intervento su YouTube, Raimo parla delle “idee luride e pericolose”, e quando dice di colpire il Ministro, premette sempre “dal punto di vista politico”.

Si potrebbe contestare a Raimo, rispetto alla “Morte Nera”, di aver letto troppo Lo scherzo di Kundera (Adelphi, trad. G Dierna), e di essersi ispirato a quella cartolina che chiudeva con “Baci trozkisti” che dà il via alla persecuzione del protagonista, ma si deve ammettere che sono critiche all’operato del Ministro Giuseppe Valditara e non riguardano mai l’istituzione scolastica. E perché proprio la "Morte Nera" perché per Raimo le idee di Valditara sulla scuola, sarebbero il punto debole dell'ideologia e dell'azione del governo, proprio come la Morte Nera di Guerre Stellari è il punto debole dell'Impero finché non sarà ultimata.

Christian Raimo non ha offeso l’istituzione scolastica.

Il Ministro è un ruolo istituzionale, la persona che ricopre la carica, no. Sarebbe stata comprensibile, dal punto di vista logico, anche se deprecabile – pensiamo alle querele continue e intimidatorie a Roberto Saviano e ad altri giornalisti e scrittori da parte di esponenti del governo – una querela all’indirizzo di Raimo, ma perché avviare un procedimento disciplinare che confonde l’istituzione scolastica col Ministro dell’istruzione e del merito e l’uomo Giuseppe Valditara con la carica che ricopre?

Nel testo del provvedimento disciplinare non si comprende poi il continuo riferimento – attraverso articoli del codice comportamentale – al fatto che Raimo abbia utilizzato il suo ruolo di docente ordinario nella scuola pubblica italiana contro l’istituzione scolastica né è chiaro di quali informazioni “riservate” Raimo sia in possesso per via del suo lavoro.

Se dico, fuori dalla scuola dove insegno, che il mio preside è come la “Morte Nera” o peggio, non è possibile dire che io abbia offeso il Liceo nel quale presto servizio, e l’intera istituzione della scuola pubblica italiana.

Se dico in pubblico o scrivo sui miei profili social che il Ministro dell’Istruzione è come la “Morte Nera” o peggio, non è possibile dire che io abbia offeso il Liceo nel quale presto servizio, e l’intera istituzione della scuola pubblica italiana.

Se facessi una lezione in classe sul Preside o sul Ministro come la “Morte Nera” sarebbe diverso, ma nel provvedimento disciplinare non ci sono contestazioni in questo senso. Christian Raimo non è mai stato sottoposto a un provvedimento disciplinare nelle scuole dove ha insegnato.

Esercitare il diritto di critica sul proprio datore di lavoro fuori dall’azienda è denigrare l'azienda? Se così fosse, non esisterebbero le idee alla base del sindacato e i sindacati stessi.

Inoltre, se le critiche sono mosse durante una campagna politica nella quale si contesta la compagine politica alla quale il Ministro appartiene, esse possono essere ritenute dure, ma non perseguibili da una istituzione contro un avversario politico. Quale è l’uso politico che questo governo fa delle istituzioni?

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Chiara Valerio (Scauri, 1978), scrittrice. Tra gli altri, ha pubblicato per Einaudi «La matematica è politica» (2020), «Così per sempre» (2022), «La tecnologia è religione» (2023). E’ appena uscito per Sellerio il suo ultimo romanzo, «Chi dice e chi tace» (2024).
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