La sezione feriale della Cassazione, presieduta dal magistrato Antonio Esposito, dopo una lunga camera di consiglio ha raggiunto un verdetto che segna lo spartiacque fra due ere. Infatti, i giudici hanno confermato la condanna per frode fiscale a carico di Silvio Berlusconi, che dunque dovrà scontare 4 anni di carcere. Ovviamente, come già noto, tre dei quattro anni di reclusione sono coperti dall'indulto e ora il Cavaliere avrà 30 giorni di tempo per decidere se chiedere l'affidamento in prova ai servizi sociali, oppure (molto più probabilmente) gli arresti domiciliari, che tra l'altro potrebbero anche essere concessi in maniera automatica.
La Cassazione ha poi accolto in parte la richiesta del sostituto procuratore generale, che chiedeva una revisione dell'interdizione. Infatti, la Suprema Corte ha annullato l'interdizione a 5 anni dai pubblici uffici, rinviando la rideterminazione di tale pena accessoria alla Corte di Appello di Milano. Gli imputati, oltre all'ex Presidente del Consiglio anche due dirigenti Mediaset e il produttore Frank Agrama, sono poi stati condannati anche al pagamento delle spese processuali.