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Cosa ha deciso il governo sul Superbonus dopo l’incontro con le associazioni

Il governo ha incontrato le associazioni a Palazzo Chigi per provare a risolvere la grana Superbonus. Confermata la linea sulle detrazioni d’imposta, i costruttori parlano di un’apertura dell’esecutivo sui crediti bloccati.
A cura di Tommaso Coluzzi
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Il governo prova a risolvere la grana Superbonus, dopo aver approvato – la scorsa settimana – un decreto legge che ha fatto infuriare le associazioni. In una nota diffusa da Palazzo Chigi dopo l'incontro di oggi, l'esecutivo parla di un percorso condiviso sui crediti bloccati, rinnovando la linea sulla detrazione d'imposta come unica formula da utilizzare d'ora in poi. Il governo conferma "la ferma determinazione a porre rimedio agli effetti negativi della cessione del credito correlata ai bonus edilizi – si legge nella nota – e ribadisce il suo impegno a trovare le soluzioni più adeguate per quelle imprese del settore edilizio che hanno agito correttamente nel rispetto delle norme".

Poi viene annunciato un "tavolo tecnico" per risolvere la questione dei "crediti incagliati", al quale saranno presenti "i rappresentanti delle associazioni di categoria oggi intervenuti". Nel tavolo tecnico "saranno individuate norme transitorie al fine di fornire soluzioni nel passaggio dal regime antecedente al decreto legge a quello attuale, tenendo conto della situazione delle imprese di piccole dimensioni e di quelle che operano nelle zone di ricostruzione post-sisma". Infine, come detto in precedenza, il Governo ribadisce "la permanenza dei bonus per l’edilizia nella forma delle consuete detrazioni d’imposta dalla dichiarazione dei redditi". Insomma, mai più cessione del credito o sconto in fattura. O almeno così dice il governo.

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"Siamo soddisfatti, abbiamo trovato apertura e grande consapevolezza da parte del governo che vanno sbloccati i crediti pregressi, quindi un'apertura all'F24 che era una proposta nostra e di Abi, e un tavolo immediato per il futuro – ha detto la presidente dell'Associazione nazionale costruttori edili, Federica Brancaccio, alla fine dell'incontro – Il governo è consapevole che le misure vanno prese rapidamente". E ha aggiunto: "Si è ragionato sulla possibilità di consentire eventualmente lo sconto in fattura per alcune fasce di reddito e per gli incapienti". Ance ha anche chiesto "un'apertura da parte delle partecipate a comprare i crediti pregressi".

In sostanza, secondo quanto spiegato dagli edili, il governo sta ragionando sullo sconto in fattura per il futuro solamente per i redditi medio bassi. Mentre sulla questione dei crediti bloccati c'è la questione dell'F24, ma anche un'ipotesi di acquisizione dei crediti da parte delle grandi partecipate: Eni, Enel e Cassa depositi e prestiti.

La rabbia di Conte: "Una balla colossale"

"Dite che i conti pubblici sono stati dopati? È un'accusa gravissima che state muovendo anche a Draghi che ha governato per 18 mesi. E allora perché Meloni e Giorgetti non lo hanno scritto nei documenti ufficiali? Non prendiamo in giro gli italiani – ha attaccato Giuseppe Conte, questa sera ospite a Quarta Repubblica – Tra l'altro è una notizia che allarma anche i mercati. Se diciamo che i conti sono stati dopati ci rendiamo conto di cosa significa?". Conte ha parlato di "comunicazione manipolativa" e di "informazioni false". Tutto quello che è stato detto contro questa misura è stata "una balla colossale".

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