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Guerra in Ucraina

Cosa ha deciso il Consiglio Ue: dal blocco del petrolio alle trattative sul tetto al prezzo del gas

Il Consiglio europeo si riunirà anche oggi per continuare la discussione su come sostenere l’Ucraina e al tempo stesso stringere la morsa delle sanzioni alla Russia. Nella notte è stato raggiunto un accordo sul blocco del petrolio, continuano le discussioni sul tetto al prezzo del gas.
A cura di Annalisa Girardi
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Secondo giorno di vertice straordinario al Consiglio europeo, che questa notte ha trovato un accordo per bloccare le importazioni di petrolio dalla Russia, come prevedeva il sesto pacchetto di sanzioni proposto dalla Commissione europea contro Mosca. Da settimane ormai si discuteva dello stop al greggio russo, ma non si riusciva a procedere con il blocco a causa del veto dell'Ungheria, estremamente dipendente dalle fonti di energia russe. Budapest chiedeva quindi maggiori garanzie per sé stessa prima di rinunciare al petrolio russo.

Il compromesso raggiunto nella notte stabilisce il blocco di tutte le importazione di petrolio dalla Russia all'Unione europea via mare: si tratta di circa i due terzi delle importazioni totali. Per l'Ungheria è stata accordata una esenzione temporanea, anche se non sono ancora chiari i dettagli di questa possibilità, che probabilmente verranno discussi oggi. È stata prevista anche un'altra serie di esenzioni per Bulgaria e Croazia. In generale, invece, gli altri Stati membri avranno sei mesi a disposizione per bloccare tutte le importazioni via mare.

A spingere per una rapida approvazione del sesto pacchetto di sanzioni anche il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, intervenuto in videoconferenza durante la fase iniziale del summit. "Tutti i litigi in Europa devono finire, le dispute interne incoraggiano solo la Russia a fare pressione su di voi", ha sottolineato Zelensky. Sulla stessa linea anche Mario Draghi, che ha lanciato lo stesso appello all'unità per poi rimarcare: "Non possiamo immaginare che dopo il conflitto la nostra politica energetica torni come prima, quello che è successo è troppo brutale".

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Non solo petrolio. Ci sono molti altri temi di cui il Consiglio europeo continuerà oggi a discutere. I capi di Stato e di governo dei Paesi membri infatti parleranno anche dell'esclusione di Sberbank, la principale istituzione finanziaria della Russia, dal sistema Swift, utilizzato a livello internazionale per le transazioni bancarie. E poi della possibilità di confiscare i beni "congelati" alla Russia, ad esempio le ville e gli yacht di lusso degli oligarchi.

Un altro importante punto di discussione riguarda il tetto al prezzo del gas, su cui da diverse settimane ormai l'Italia insiste. Il commissario agli Affari economici Paolo Gentiloni ha però precisato che se ne dovrebbe parlare solo per decidere se affidare o meno alla Commissione il mandato di esplorare questa possibilità. E infine, si dovrà fare il punto sulla minaccia di una crisi alimentare, che continua ad aggravarsi con il blocco del grano ucraino nei porti da parte della Russia.

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