Cosa ha deciso alla fine il governo Meloni sulle pensioni dei medici per il 2024
Il testo della manovra è arrivato alla sua forma definitiva, approvata questa mattina dalla commissione Bilancio del Senato. Con l'approvazione degli emendamenti del governo, si è anche chiusa – per il momento – la questione delle pensioni del personale medico, che saranno tagliate meno di quanto si prospettasse nella prima versione della legge.
Nelle scorse settimane la categoria dei medici è stata quella che ha protestato in modo più acceso contro le norme in legge di bilancio: sia per l'utilizzo sbagliato che viene fatto dei pochi fondi riservati alla sanità, sia per un taglio alle pensioni che ha scatenato lo sciopero a inizio dicembre.
Quest'ultima norma, inserita nella prima versione della legge di bilancio, non riguarda solo i medici ma anche gli infermieri, oltre agli insegnanti delle scuole materne ed elementari, gli ufficiali giudiziari e i dipendenti degli enti pubblici. Tutte queste categorie, andando in pensione l'anno prossimo, avranno un assegno più basso rispetto a quello che avrebbero avuto lasciando il lavoro quest'anno. Il motivo è che gli anni di contributi versati tra il 1981 e il 1995 saranno calcolati in modo diverso, portando a un importo ridotto.
Con l'emendamento del governo, si è modificato l'intervento. Il taglio riguarderà solo chi va in pensione anticipata, o prende la pensione di anzianità. Chi smette di lavorare perché ha raggiunto i 67 anni di età, con almeno 20 anni di contributi, avrà invece l'assegno pieno. Per il personale sanitario, poi, c'è un ‘beneficio' ulteriore: una volta raggiunta la pensione di anzianità (42 anni e 10 mesi di contributi, oppure 41 anni e 10 mesi per le donne), si potrà continuare a lavorare ancora per ridurre il taglio della pensione. Se si lavorerà per altri tre anni, il taglio sarà completamente eliminato e si potrà avere l'assegno pieno.
Questo ha portato il governo a un ulteriore intervento: sarà possibile chiedere di restare in ospedale anche passati i 40 anni di servizio, fino all'età limite di 70 anni. Ieri, nelle ore concitate che hanno portato all'approvazione della manovra, era spuntata anche un'altra ipotesi: quella di alzare l'età a 72 anni per i medici, in modo da permettere di lavorare più a lungo e compensare le carenze di personale. La proposta però è stata velocemente ritirata, dopo le proteste dei sindacati e delle opposizioni. L'età limite, quindi, resta fissata a 70 anni.
L'intervento per mitigare gli effetti del taglio delle pensioni, però, non è bastato al personale sanitario. Questa mattina i sindacati Anaao-Assomed, Cimo-Fesmed e Nursing Up hanno annunciato un nuovo sciopero di 48 ore a gennaio: "La manovra economica per il 2024 è l'ennesimo schiaffo al Servizio sanitario pubblico e ai suoi professionisti, perché mortifica i principi della salvaguardia della sanità pubblica e del diritto alla tutela della salute che continuano a non essere tra le priorità di questo Paese, a prescindere dal colore e dall'appartenenza politica di chi lo governa", hanno scritto in una nota.
I soldi stanziati dal governo saranno usati "in interventi non strutturali, ma di ‘propaganda' per far credere ai cittadini l'impegno a risolvere l'annosa questione dei tempi di attesa", hanno affermato medici e infermieri, ma la manovra "avvicina il Ssn al baratro". Per questo, "senza confronto e senza novità sostanziali sulle richieste alla base delle nostre mobilitazioni, nel mese di gennaio proseguiremo con 48 ore di sciopero". Le date esatte saranno annunciate nelle prossime settimane.