Cosa faranno Renzi e Calenda alle elezioni europee, l’incognita di una lista unitaria con Renew
Nonostante la rottura tra Carlo Calenda e Matteo Renzi, l'obiettivo per le elezioni europee rimane comune. Almeno in teoria, perché nella pratica l'accordo definito è ancora distante. "Terzo polo unito alle Europee? Renzi dice ‘chiedete a Calenda'. Facciamo questo giochino fino alla fine?", ha commentato Calenda. Una replica ad alcune dichiarazioni di Renzi che, intervenendo a L'Aria Che Tira su La7 aveva detto: "Se Italia Viva e Azione andranno insieme alle europee senza ripensamenti bisogna chiederlo a Calenda. Noi non abbiamo mai cambiato idea".
Da parte sua il leader di Azione ha commentato: "La realtà è quello che ci siamo già detti. Lo verificheremo, quando ci saranno le elezioni europee bisognerà capire come saranno i rapporti, che si sono duramente incrinati nelle ultime settimane". Per poi aggiungere: "Intanto lavoriamo insieme in Parlamento, evitiamo polemiche e facciamo iniziative importanti, come quelle sull'industria 4.0, sull'azzeramento delle liste d'attesa, parlando di contenuti, perché il resto ha un po' annoiato tutti".
All'iniziativa di Renew Europe, celebrata circa un mese fa a Roma, Renzi e Calenda avevano confermato di voler lavorare insieme per una lista unitaria alle elezioni europee, che si celebreranno tra un anno. "Noi siamo abituati a pensare alle elezioni europee come un grande sondaggio. Basta con il provincialismo. Noi dobbiamo capire che alle prossime elezioni o vince Renew e blocca il disegno di Meloni", aveva detto Renzi, parlando delle possibili alleanze, specialmente di quella tra conservatori e popolari. Da contrastare, aveva aggiunto l'ex presidente del Consiglio, con un'alleanza più ampia al centro:
"Si valuterà la possibilità di costruire una lista di Renew Europe nei tempi giusti. Non deve essere matrimonio di interesse, ma un processo. Oggi siamo tre partiti distinti che devono collaborare per ottenere i voti", aveva poi aggiunto Calenda, spiegando di richiamarsi allo "spirito repubblicano" del vecchio governo guidato da Mario Draghi.