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Cosa è il reato di ecocidio, la proposta di Alleanza Verdi Sinistra: si rischia il carcere da 12 a 20 anni

Alleanza Verdi Sinistra presenta una proposta di legge per introdurre nel nostro ordinamento il reato di ecocidio.
A cura di Annalisa Cangemi
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L'ecocidio deve diventare reato. È questo l'obiettivo della proposta di legge di Alleanza Verdi Sinistra, a firma dell'onorevole Zaratti, che sarà presentata oggi.

Alla conferenza stampa partecipano Angelo Bonelli, co-portavoce di Europa Verde, Luana Zanella, capogruppo Avs alla Camera, i deputati di Avs Filiberto Zaratti, Elisabetta Piccolotti, Devis Dori e Francesco Emilio Borrelli. Presente anche Jojo Mehta, co-fondatrice e direttrice esecutiva di Stop Ecocide International e Dani Spizzichino, responsabile campagna Stop Ecocidio Italia, che ha collaborato attivamente con Alleanza Verdi Sinistra per la presentazione della proposta di legge.

L'ecocidio, inteso come "atti illegali o arbitrari commessi nella consapevolezza di una sostanziale probabilità di causare un danno grave e diffuso o duraturo all'ambiente" è un reato che, secondo Avs, ha il potenziale per cambiare radicalmente il modo in cui affrontiamo la crisi climatica e la protezione dell'ambiente. Secondo i proponenti, questa proposta di legge rappresenta un passo verso la creazione di un quadro giuridico che possa mettere al centro la responsabilità nei confronti della natura e della Terra.

"Introdurre il reato di ecocidio nel nostro ordinamento vuol dire anche cambiare le regole di base con cui opera la nostra economia perché rende giuridicamente e moralmente inaccettabile un eventuale grave danno alla natura, e conseguentemente dovrebbe incanalare i finanziamenti lontano dalle pratiche che distruggono in modo significativo gli ecosistemi. Nello stesso tempo stimolerebbe l'innovazione in una direzione sana ed ecologicamente sostenibile. Avrebbe il potere di cambiare radicalmente i presupposti culturali trasformando la comprensione del nostro posto nel mondo naturale e della nostra responsabilità nei suoi confronti", si legge nell'introduzione.

È stata anche lanciata una petizione internazionale, affinché l'ecocidio diventi un crimine internazionale. Al momento lo Statuto di Roma della Corte Penale internazionale (CPI) elenca quattro crimini: genocidio, crimini contro l'umanità, crimini di guerra, crimini di aggressione. Lo Statuto potrebbe essere modificato per aggiungere appunto il reato di ecocidio.

Cosa dice la proposta di legge di Avs sul reato di ecocidio

La proposta di legge di Zaratti è composta da 8 articoli. Parte dalla considerazione che i crimini contro la natura sono la quarta attività criminale più redditizia al mondo, preceduti dal traffico di droga, dalla contraffazione e dal contrabbando di armi. Un mercato che genera entrate per 280 miliardi di dollari l’anno, si legge nell'introduzione della pdl, e costituisce un settore della criminalità in crescita. I dati sono emersi il 12 aprile 2023 in occasione della presentazione del workshop organizzato dal Wwf a Roma per il Progetto LIFE SWiPE. L’Italia rappresenta un crocevia fondamentale del traffico di specie protette e, in generale, dei crimini contro la fauna selvatica. Le sanzioni comminate dai Carabinieri ammontavano nel 2018 a oltre 5 milioni e mezzo di euro (oltre 1 milione nel 2020).

Questa proposta è l'ultimo atto di un percorso, iniziato nel novembre 2020 da un team di avvocati esperti di diritto internazionale, che si sono messi al lavoro per definire in modo formale il reato di ecocidio. Il gruppo è guidato da Philippe Sands, un avvocato che ha lavorato nei processi discussi davanti alla Cpi e alla Corte europea di giustizia. L'obiettivo di Avs è che questa proposta possa essere alla fine adottata come emendamento allo Statuto di Roma, che regola il lavoro della Corte Penale Internazionale. In questo modo l’ecocidio sarebbe soggetto a tutti i limiti che riguardano gli altri crimini internazionali.

Il primo articolo delimita l’oggetto della proposta di legge:

In attuazione degli articoli 9 e 41 della Costituzione e nel rispetto degli accordi internazionali la presente legge, anche nell’interesse delle future generazioni, detta princìpi fondamentali per l'istituzione del reato di ecocidio e si impegna a prevenire e punire ogni crimine contro l'ambiente.

Il secondo articolo si occupa invece di esplicitare quali atti illeciti o arbitrari devono essere considerati reati ascrivibili all’ecocidio:

Ai fini della presente legge per "ecocidio" si intendono atti illeciti o arbitrari commessi con la consapevolezza che esiste una sostanziale probabilità che tali atti causino un danno grave e diffuso o a lungo termine all'ambiente o a un ecosistema.

Tali atti, si specifica, per essere considerati reato devono essere stati commessi "intenzionalmente" e "con la consapevolezza della natura diffusa e sistematica delle azioni nel cui ambito vengono compiuti".

Gli articoli 3 e 4, illustrano le sanzioni per coloro che violano le disposizioni della legge: a meno che non ci siano i presupposti per il più grave reato l'istigazione, il favoreggiamento, la complicità intenzionale e il tentativo di commettere ecocidio è punito con l’arresto da 3 a 6 anni. Per chi viola le disposizioni di legge è previsto l’arresto da 12 a 20 anni. Le pene si applicano anche se il fatto è commesso all'estero da cittadino italiano.

L’articolo 5 stabilisce gli obblighi del condannato:

Con la sentenza di condanna per i reati previsti dalla presente legge, il beneficio della sospensione della pena può essere subordinato al risarcimento integrale del danno e all’esecuzione degli interventi di messa in sicurezza, bonifica e ripristino dei luoghi.

Mentre all'articolo 6 si specifica che per i reati di ecocidio non è prevista la prescrizione.

L’articolo 7, prevede una delega al Ministro della Giustizia, da esercitare con decreto, per la tutela delle persone che denunciano i reati ambientali o collaborano alle indagini:

Il Ministro della Giustizia, entro sei mesi dalla data di entrata in vigore della presente legge, con decreto dispone le misure necessarie per garantire la necessaria protezione alle persone che denunciano il reato di ecocidio, che forniscono prove o collaborano alle indagini.

Infine articolo 8, stabilisce l’entrata in vigore della proposta di legge, che entra in vigore il quindicesimo giorno successivo alla pubblicazione nella Gazzetta ufficiale.

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