Cosa è il Comitato del Nord lanciato da Umberto Bossi e cosa sta succedendo nella Lega
Nella Lega sta nascendo una corrente, che come obiettivo preciso quello di portare avanti l'autonomia. Una notizia non da poco, visto che è la prima conseguenza tangibile del flop del partito guidato da Salvini alle elezioni politiche, che misura l'insofferenza della base al Nord per il progetto nazionalista del Capitano, che scricchiola in modo evidente. Per questo non può che fare rumore il progetto del fondatore del Carroccio Umberto Bossi, 81 anni, che ha lanciato l'1 ottobre il Comitato Nord, una corrente all'interno della Lega per Salvini premier. Il timing non è causale: l'annuncio del Senatur, rientrato in Parlamento a seguito di un riconteggio (è stato eletto alla Camera), è arrivato all'indomani della batosta subita dalla Lega alle elezioni politiche. Tra i promotori dell'iniziativa c'è Roberto Maroni, che nei giorni scorsi si era già espresso a favore di un cambio di leadership del partito.
"Quello che sto facendo è in linea con ciò che ho fatto tutta la vita: far valere le ragioni del Nord. Ribadisco che Comitato Nord è un comitato interno alla ‘Lega per Salvini premier'", ha precisato all'AdnKronos Bossi, spiegando che non si tratta quindi di una rottura o un atto ostile nei confronti del segretario. Nel Comitato "non sono coinvolti nomi – ha detto il fondatore della Lega Nord – che non fanno parte del partito e alla base c’è il rispetto della militanza".
"Le persone alle quali do mandato per l'organizzazione – ha dichiarato – sono l'europarlamentare Angelo Ciocca con il compito di tenere i rapporti con i militanti e le istituzioni europee e Paolo Grimoldi per gestire le relazioni regionali. Ho scelto i due esponenti della Lega per aiutarmi nel progetto poiché il comitato è interno alla ‘Lega Salvini premier'".
"Il vessillo è quello che ha fatto grande gli ideali della Lega: l'autonomia per il Nord. Il fazzoletto e la cravatta verdi sono i nostri simboli di libertà".
E così Umberto Bossi si è mosso e il suo ‘comitato del Nord' ha iniziato a prendere forma. A due giorni dall'annuncio del progetto il fondatore del Carroccio ha chiamato l'ex segretario della Lega lombarda Paolo Grimoldi per affidargli l'incarico di organizzare il comitato. "Mi ha chiamato e mi ha chiesto se lo aiuto a far tornare la Lega quello che la Lega è sempre stata", ha raccontato Grimoldi. "Bossi è arrabbiato perché in campagna elettorale abbiamo sentito parlare solo dello Stretto di Messina e non delle infrastrutture del Nord, la Pedemontana, e poi c'è il problema di chi ha pagato i contributi e non può andare in pensione. Mi ha detto che ha bisogno di aiuto per porre le questioni politiche-programmatiche per cui è nata la Lega, le istanze del Nord, che sono ancora urgenti", ha spiegato ancora l'ex deputato leghista, non rieletto alle politiche.
"Sono onorato del fatto che mi abbia contattato; è dal 1991 che sono in Lega, non è che capita tutti i giorni di essere chiamato da Umberto Bossi a spiegare le ragioni del Movimento. Io sono l'ultimo segretario eletto della Lega lombarda. Ora va di moda la Lega dei nominati, ma io sono più affezionato alla vecchia Lega degli eletti sul territorio", ha sottolineato. Ha sentito Matteo Salvini? "Gli ho mandato messaggio, vediamo se e quando risponderà".
"Quando Bossi ordina si può solo lavorare, quello del ‘Comitato Nord' è un progetto che punta a evitare che la Lega si sfasci, una operazione per ricompattare energie importanti, quel nord che ha fatto grande la Lega su intuizione del fondatore, di Umberto Bossi". Mentre è in viaggio per Strasburgo, Angelo Ciocca, eurodeputato della Lega ha commentato così con l'AdnKronos il ruolo di primo piano che il vecchio capo gli ha riservato nel neonato progetto politico ("gli affido il compito di tenere i rapporti con i militanti e le istituzioni europee", ha detto Bossi).
"Da me massima disponibilità a lavorare su questa linea, un impegno per Bossi, ma all'interno della Lega per Salvini premier e nell'interesse di questa formazione", ha aggiunto, negando qualsiasi ipotesi di scissione o di delegittimare la leadership di Matteo Salvini. "Direi che non è lui in discussione, né vedo alle porte una scissione, perché chi vuole una scissione non fa mica un comitato interno a un partito da cui vuole uscire…". L'idea è invece quella "di rivendicare con forza le esigenze del nord, di ascoltare davvero quelle che sono le vere esigenze, le bollette e anche l'autonomia regionale".
"Questa è una grande opportunità per la Lega, Salvini è intelligente e saprà coglierla", ha aggiunto. "Chiunque vorrà indossare un fazzoletto verde è benvenuto, credo che in questo paese ci sia ancora la libertà di farlo". A chi resta fuori dal progetto, perché non ha la tessera della Lega salviniana Ciocca spiega: "Per aderire al Comitato, all'idea di Bossi, bisogna essere interni, è questa la decisione, si prendano anche loro la tessera blu della Lega per Salvini premier", ha detto, con riferimento agli iscritti alla vecchia Lega Nord e ai dissidenti del Nord, a Roberto Castelli, Gianni Fava e agli altri che in queste ore seguono con attenzione la mossa del Senatur.