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Cosa dicono i primi sondaggi politici dopo le elezioni europee

Il primo sondaggio di Swg dopo le elezioni europee sembra confermare il risultato del voto di giugno, ma con qualche interessante variazione. Vediamo quali sono i partiti che stanno andando meglio e quali peggio nella prima settimana post elettorale.
A cura di Giulia Casula
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A dieci giorni dalle elezioni europee dell'8 e 9 giugno e con la campagna elettorale ormai lasciata alle spalle, arrivano i primi sondaggi sull'andamento dei consensi. Il quadro che emerge dalla rilevazione di Swg conferma in linea di massima il risultato  europeo, ma mostra qualche variazione interessante. Vediamo quali partiti stanno andando meglio e quali peggio nella prima settimana post elettorale.

In calo FdI e Pd, Avs sfiora il 7%

Il primo sondaggio pubblicato dopo le elezioni europee segna un lieve calo, dello 0,2%, per Fratelli d'Italia che dal 28,8% scenda al 28,6%. Il partito di Giorgia Meloni è uscito rafforzato dall'ultima tornata elettorale, mantenendo finora intatta la luna di miele con gli elettori nonostante gli oramai due anni di governo. Ora però, la premier dovrà fare i conti con diverse questioni spinose, a partire dal ruolo dell'Italia nelle trattative per le nomine dei futuri presidenti delle istituzioni europee.

Per Meloni sarà importante mantenere una centralità nelle decisioni di Bruxelles, ma l'ipotesi di una riconferma della maggioranza Ursula, che unisce Popolari, Socialisti e Liberali ma esclude i Conservatori (di cui FdI fa parte), potrebbe mettere i bastoni fra le ruote alla presidente del Consiglio. Un primo avvertimento è già arrivato dal premier polacco Donald Tusk, del Ppe, che ieri in occasione della cena informale tra i 27 leader Ue ha dichiarato: "Non è mio compito convincere Meloni, abbiamo già una maggioranza con Ppe, liberali, socialisti e altri piccoli gruppi, la mia sensazione è che sia già più che sufficiente". Tra le altre cose Meloni sarà chiamata anche a rispondere su quanto emerso dall'inchiesta realizzata da Backstair, il team investigativo di Fanpage.it, che ha rivelato quello accade all'interno di Gioventù Nazionale, l'organizzazione giovanile di Fratelli d'Italia, tra inni al Duce e insulti omofobi e razzisti. Finora la premier ha mantenuto il silenzio ma le opposizioni hanno già annunciato interrogazioni parlamentari.

Per quanto riguarda il Pd, dopo il risultato europeo al di sopra delle aspettative, il partito di Elly Schlein registra una flessione dello 0,3%, che fa scendere il partito dal 24,1% al 23,8%. Ora che le elezioni hanno confermato i dem come la prima forza d'opposizione, bisognerà attendere i prossimi mesi per capire quali rapporti di forza si consolideranno e che composizione avrà l'eventuale campo largo più volte auspicato dalla segretaria. Per il momento, le intenzioni di voto confermano l'ascesa di Alleanza Verdi-Sinistra che con un +0,2% sale al 6,9%. La decisione di candidare Ilaria Salis, detenuta in Ungheria e ora rientrata in Italia dopo la sua elezione all'Eurocamera, ha premiato il partito di Angelo Bonelli e Nicola Fratoianni, che ha riscosso successo soprattutto tra l'elettorato più giovane.

M5s scende sotto il 10%, Forza Italia sopra la Lega

Il Movimento 5 Stelle, uscito indebolito dal voto europeo, perde lo 0,3% e scende al 9,7%. Per il partito di Giuseppe Conte, che nel frattempo si è assunto la responsabilità della disfatta elettorale, si apre una nuova fase di riflessione interna. Per ora però, sembra essere fuori discussione un cambio di leadership nel movimento.

Per quanto riguarda gli altri due partiti di maggioranza, nell'ultima settimana il Carroccio, all'8,8% (-0,2%) cede il passo a Forza Italia, stabile al 9%. Se da una parte le elezioni europee hanno incoronato il partito di Antonio Tajani come secondo partner di coalizione, dall'altra parte è pur vero che lo stacco dalla Lega è stato meno ampio del previsto.

Il partito di Matteo Salvini infatti, è riuscito a catalizzare, complice la selezione di candidati controversi come il generale Roberto Vannacci, le preferenze e i voti degli elettori più a destra di Fratelli d'Italia. Bisognerà attendere la proclamazione ufficiale dei candidati eletti e l'inizio dei lavori dell'Europarlamento per scoprire come il generale del Mondo al Contrario porterà avanti le istanze leghiste a Bruxelles.

Come stanno andando Azione, Italia Viva e +Europa

Nell'ultima settimana Azione è riuscita a guadagnare un +0,3%, salendo al 3,6%. L'8 e il 9 giugno la lista Siamo Europei voluta da Carlo Calenda non ha convinto gli elettori, impedendo ai candidati del partito di ottenere un ticket per Bruxelles. Questione analoga per Stati Uniti d'Europa, la lista di scopo di Matteo Renzi e Emma Bonino. Ora +Europa è data al 2,1%, mentre Italia Viva all'1,8%.

Le scelta degli gli ex partiti del Terzo polo di correre divisi non ha certamente aiutato in termini di consensi e ha contribuito a far spostare i voti degli elettori dell'area riformista e liberal-democratica altrove. Una situazione di cui Matteo Renzi sembra esser ben consapevole, tanto da aver annunciato un congresso autunnale per il suo partito, insieme alla proposta di rilanciare un Terzo polo che non abbia né il suo nome né quello di Calenda alla guida. 

Per quanto riguarda i partiti più piccoli, Libertà di Cateno De Luca è dato all'1,1% (-0,1%), Noi Moderati all'1% (il sondaggio non tiene conto dell'accordo con FI per le europee), mentre il restante 1,3% risulta spartito tra le diverse liste minori.

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