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Cosa dice la proposta della Lega per abolire l’obbligo vaccinale per i bambini

Fa discutere la proposta lanciata con un emendamento dal senatore leghista Borghi di tornare a quattro vaccini obbligatori per i minori, come negli anni Novanta, e otto solo consigliati, cancellando la legge Lorenzin. Dalla proposta prendono le distanze anche Forza Italia e Noi Moderati.
A cura di Annalisa Cangemi
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Scoppia la polemica dopo la proposta avanzata dal leghista Claudio Borghi, con un emendamento al decreto liste d'attesa all'esame del Senato, sull'abolizione dell'obbligo vaccinale per i bambini, condizione oggi essenziale per accedere all'asilo. "Su questi temi ci sia libertà di scelta sia per chi è a favore sia per i contrari", chiede Borghi.

L'idea è quella di tornare a quattro vaccini obbligatori per i minori, come negli anni Novanta, e otto solo consigliati. Borghi, in passato contrario anche al Green pass ai tempi della pandemia da Covid, propone sostanzialmente la cancellazione della legge Lorenzin che ha esteso dal 2017 a dodici i vaccini obbligatori per i minori da 0 a 16 anni.

Attualmente sono appunto dodici i vaccini obbligatori per i minori di età compresa tra 0 e 16 anni in Italia: anti-poliomielitica, anti-difterica, anti-tetanica, anti-epatite B, anti-pertosse, anti-Haemophilus influenzae tipo b, anti-meningococcica B, anti-meningococcica C, anti-morbillo, anti-rosolia, anti-parotite, anti-varicella. Il rispetto degli obblighi vaccinali diventa un requisito per l'ammissione all'asilo nido e alle scuole dell'infanzia. Prima della legge Lorenzin erano diventate obbligatorie le vaccinazioni contro la difterite (1939), la poliomielite (1966), il tetano (1968) e l'epatite B (1991).

"Si sono accorti del mio emendamento contro i 12 vaccini obbligatori per i bimbi (pena esclusione dall'asilo). Dato che conosco il giochino preciso che l'emendamento è mio. Su questi temi ci sia libertà di scelta sia per chi è a favore sia per i contrari", precisa poi l'esponente della Lega sui social, sottintendendo come la posizione non sia condivisa da tutto il partito. Posizioni non distanti comunque da quelle del segretario della Lega Matteo Salvini, che, pur precisando di aver vaccinato i suoi figli, si è spesso espresso negli anni in modo critico nei confronti dell'estensione dell'obbligo a dodici vaccini, numero considerato troppo elevato.

Il senatore del Carroccio Claudio Borghi rilancia oggi la sua proposta: "Due parole per spiegare meglio la mia proposta di abolizione della legge Lorenzin perché i giornali come al solito scrivono sciocchezze. Non è una proposta no vax e non è "follia antiscientifica" o "ritorno al medioevo", anzi, è adeguarsi alle migliori pratiche internazionali", ha scritto su X. Ad un utente del social che gli chiede qual è il suo titolo di studio, il leghista replica: "Il mio titolo di studio? Laurea specialistica. La Lorenzin, che è quella che ha fatto questa legge, invece Liceo classico. Le decisioni politiche non si prendono con le lauree. Gli esperti si consultano ma poi spetta al rappresentante dei cittadini decidere con il voto".

Emendamento Borghi contro il Fascicolo sanitario elettronico

Un altro emendamento del leghista Borghi, presentato sempre al decreto sulle liste di attesa in sanità all'esame del Senato, è contro la legge del 2022 che ha reso obbligatorio l'inserimento dei dati delle prestazioni nel Fascicolo sanitario elettronico.

"L'altro emendamento che ho presentato – spiega Borghi all'Agi – è volto a consentire a chi non lo desidera di non avere i propri dati gestiti dal Fascicolo sanitario elettronico nazionale. Una specie di ‘opt out'. Ci sono stati 250mila persone che hanno scelto di non riversare i propri nazionali pre 2020, significa che un po' di richiesta c'è. Il garante della privacy ha fatto osservazioni molto severe su come vengono trattati i dati sanitari. Il Fascicolo può essere di grande comodità, io personalmente intendo lasciare i miei dati lì, penso sia utile in caso di ricovero, ma se qualcuno non vuole è giusto che abbia la possibilità di scegliere". 

Le reazioni politiche

"La medicina ha dimostrato che il vaccino salva la vita della persone. Il morbillo rimane una malattia con un rischio alto per bambini che la possono contrarre. Il vaccino non protegge solamente la persona vaccinata, ma tutte le altre, anche chi per ragioni di salute non può vaccinarsi e se contraesse la malattia sarebbe altamente a rischio. Sembra ormai lontano nel linguaggio comune, ma le cose non sono cambiate: se si raggiunge l'immunità di gregge (con la vaccinazione) si debella la malattia. La proposta della Lega, frutto di una politica demagogica, antiscientifica e no vax mette a rischio tutto questo. Per questo va contrastata con forza. Sembra che la pandemia da Covid non abbia lasciato tracce nella coscienza di chi sostiene questa proposta", dice la vicepresidente di Azione, Elena Bonetti.

"È semplicemente una follia che nell'anno di grazia 2024 la Lega si metta a discutere dell'obbligo vaccinale. Fate qualcosa per la sanità invece di continuare a parlare di stupidaggini", commenta il leader di Azione Carlo Calenda ai microfoni del TG1.

Critica anche Forza Italia: "Non cediamo alle suggestioni No vax. I vaccini sono utili", dichiara al Tg3 il presidente dei senatori di Forza Italia, Maurizio Gasparri. "Affidiamoci alla scienza, sia per i bambini che per tutta la popolazione. Questo pensa Forza Italia". Anche Maurizio Lupi di Noi Moderati prende le distanze: "Lo stop all'obbligo vaccinale per i bambini è una sciocchezza scientifica che avrebbe conseguenze pericolose e non fa parte del programma di governo che punta alla tutela dei minori e dei piu' fragili, sia in campo sanitario sia in quello economico e sociale".

"Ritengo decisamente inopportuna e molto grave questa proposta di emendamento da parte di Claudio Borghi. Spero che la maggioranza non decida di sostenerla, d'altra parte è priva di un'evidenza scientifica, sarebbe una scelta che creerebbe un grande danno allo stato di massa del nostro paese, in particolare ai bambini, in particolare agli immunodepressi e alla popolazione più fragile", dichiara a LaPresse l'ex ministra della Salute, Beatrice Lorenzin, titolare della legge Vaccini del 2017, "Tutti quelli che sono sul campo e operano contro le malattie infettive ribadiscono il fatto e lo stanno facendo in queste ore che non è proprio il momento di cancellare una legge che non solo ha funzionato ma che sta mettendo in sicurezza intere generazioni", prosegue Lorenzin.

"Visto che la scelta di non vaccinare non riguarda solo chi non si tutela con il vaccino e che le campagne vaccinali sono fatte per creare immunità di gregge e proteggere tutti, in particolare le persone più indifese, chiediamo al Ministro della Salute Schillaci di venire in aula a spiegare che politica sulle vaccinazioni intende portare avanti il governo, se prevede l'abolizione dell'obbligo come vuole la Lega oppure no", attacca il segretario di Più Europa Riccardo Magi.

"Viste le posizioni no vax del secondo partito di maggioranza guidato da uno dei due vicepremier, nonché Ministro dei Trasporti, Matteo Salvini – sottolinea Magi – è necessario un chiarimento sulla politica che il governo Meloni vuole mettere in atto per il futuro e che riguarda la salute dei cittadini, in particolare quella dei più piccoli e dei più fragili". 

"Più che una proposta di cui discutere quella leghista è una provocazione che segna la sua deriva irresponsabile perché non si fa scrupolo di usare le creature. È la scienza a stabilire l'uso dei vaccini, per fortuna non Salvini o i suoi fedelissimi", dice Luana Zanella. La capogruppo di AVS alla Camera aggiunge: "In un momento di recrudescenza di casi di morbillo, con l'aumento dei casi di pertosse con quadro clinico più severo, la proposta è insensata e pericolosa".

Lollobrigida non risponde: "Chiedete a Schillaci…"

"Questo è un argomento che deve chiedere, come minimo, al ministro della Sanità", si limita a dire il ministro ed esponente di Fratelli d'Italia, Francesco Lollobrigida, ai cronisti che, a margine della rassegna ‘Forum in masseria' che si è conclusa a Manduria (Taranto), gli chiedono la posizione del suo partito sull'ipotesi di cancellare l'obbligo vaccinale per i bambini.

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