Cosa dice la norma sblocca trivelle contenuta nel decreto Aiuti quater
Oggi il Consiglio dei ministri approverà il decreto Aiuti quater, con le misure di sostegno contro il caro bollette, per una cifra complessiva di poco superiore ai 9 miliardi di euro. Nel provvedimento c'è anche la norma sblocca trivelle approvata dal Consiglio dei ministri di venerdì scorso, e che sarebbe dovuta confluire nel decreto Aiuti ter. Via libera quindi alla ricerca di nuovi giacimenti di idrocarburi in mare, a condizione che siano ad oltre 9 miglia dalla costa della zona interessata e che non ci siano fenomeni di subsidenza (terreno che frana) nella zona.
Nella bozza del testo, composto da 13 articoli, c'è scritto che per l'incremento della produzione di gas naturale, "è consentito il rilascio di nuove concessioni di coltivazione di idrocarburi in zone di mare poste fra le 9 e le 12 miglia dalle linee di costa e dal perimetro esterno delle aree marine e costiere protette, limitatamente ai siti aventi un potenziale minerario di gas per un quantitativo di riserva certa superiore a una soglia di 500 milioni di metri cubi".
La disposizione si applica, si legge ancora nel testo della bozza, alle concessioni di coltivazione di idrocarburi "poste nel tratto di mare compreso tra il 45mo parallelo e il parallelo passante per la foce del ramo di Goro del fiume Po, a una distanza dalle linee di costa superiore a nove miglia e aventi un potenziale minerario di gas per un quantitativo di riserva certa superiore a una soglia di 500 milioni di metri cubi".
In deroga a quanto previsto dall'articolo 4 della legge 9 gennaio 1991, è consentita "la coltivazione delle concessioni di cui al terzo periodo per la durata di vita utile del giacimento a condizione che i titolari delle concessioni e previa presentazione di analisi tecnico-scientifiche e programmi dettagliati di monitoraggio e verifica dell'assenza di effetti significativi di subsidenza sulle linee di costa da condurre sotto il controllo del Ministero dell'Ambiente e della sicurezza energetica".
Il testo del decreto che arriverà sul tavolo del Consiglio dei ministri non è ancora definitivo. Dovrebbe contenere anche la proroga fino a fine anno dei crediti di imposta e del taglio alle accise, l'aumento del tetto al contante, a 5mila euro, e la rateizzazione delle bollette. Previste anche modifiche alla disciplina del Superbonus, che però sono ancora in fase di valutazione.