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Cosa deve aspettarsi Giorgia Meloni dal Consiglio Ue di Granada e che cosa si decide sull’immigrazione

Oggi a Granada si riunisce il Consiglio europeo informale, che vedrà sul proprio tavolo il dossier migranti in vista del nuovo Patto Ue l’asilo. Ecco cosa può aspettarsi Giorgia Meloni dal vertice.
A cura di Annalisa Girardi
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La città spagnola di Granada oggi ospita il Consiglio europeo informale, a cui partecipa anche Giorgia Meloni. Sul tavolo dei leader europei, il dossier migranti: la presidente del Consiglio porterà avanti la linea sostenuta finora, che punta sugli accordi con i Paesi terzi per bloccare le partenze all'origine e sul controllo comune delle frontiere. Per la leader di Fratelli d'Italia è un buon punto di partenza il passo indietro della Germania sulle Ong, fonte di attrito nei giorni scorsi. Dopo che Berlino ha infatti ritirato il suo emendamento che sosteneva le navi umanitarie, è stato possibile arrivare a un accordo propedeutico al nuovo Patto sulle migrazioni e l'asilo. Meloni e il cancelliere tedesco Olaf Scholz avranno un colloquio bilaterale domani mattina, nel tentativo di distendere le tensioni.

"Sono soddisfatta per un testo che va molto più incontro alle esigenze dell'Italia, abbiamo dimostrato che siamo tutt'altro che isolati in questa trattativa", ha detto Meloni in un punto stampa prima del vertice. "La percezione e gli intenti dell'Europa stanno evolvendo verso una linea più pragmatica, in tema di migrazioni. Si vuole combattere i trafficanti e fermare l'immigrazione illegale. La proposta italiana non è quella di continuare a parlare di redistribuzione, ma di come fermare le partenze illegali", ha aggiunto.

Per poi sottolineare che "sulla dimensione esterna dobbiamo correre un po' di più". Meloni è quindi tornata a parlare del Piano Mattei per l'Africa: "Vogliamo essere pionieri di un approccio diverso con il continente africano, ma abbiamo bisogno dell'Europa. L'Italia da sola non può affrontare tutti i problemi del continente. Il presidente tunisino Saied ha parlato in tono assertivo alla sua opinione pubblica, ma con toni diversi dice una cosa che io comprendo: cioè che non possiamo pensare che il nostro rapporto con il Nord Africa – anche se a volte sembra così nel nostro dibattito, ma negli intenti non lo è – sia quello di pagare i Paesi per trattenere la migrazioni illegale. Il rapporto di partenariato riguarda un altro tema, che è quello dello sviluppo. La Tunisia ha un problema simile al nostro: c'è comunque una migrazione illegale che ogni giorno arriva da loro e se noi non aiutiamo con un rapporto strategico da pari a pari sarà difficile fare un ragionamento serio. Penso che Saied voglia dire questo, io con lui ci parlo e confido che andremo avanti".

Il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, nella sua lettera di invito ai leader al vertice informale di Granada, ha scritto: "Questo incontro ha un'importanza significativa: non solo sosterremo un dialogo costruttivo sulle questioni prioritarie che la nostra Unione si trova a dover affrontare – come il tema delle migrazioni – ma questo vertice marcherà anche l'inizio di un processo di riflessione sul futuro della nostra Unione".

A Granada oggi si svolge anche il vertice della Comunità politica europea. Sarà presente anche il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, che arrivando nella città spagnola ha scritto su Telegram: "L'Ucraina, insieme ad altre nazioni, partecipa alla nostra casa comune europea per il bene della sicurezza e della stabilità del continente. Si lavorerà in formati congiunti e importanti incontri bilaterali. La chiave per noi, soprattutto prima dell'inverno, è rafforzare la difesa aerea e esiste già una base per nuovi accordi con i partner. Ci stiamo preparando a confermarli e implementarli".

Nel pomeriggio Zelensky avrà anche un bilaterale con il presidente francese Emmanuel Macron. Il vertice della Comunità politica europea, oltre a riunire tutti i membri dell'Ue, vede partecipare anche altri venti Paesi, tra cui appunto l'Ucraina ma anche Turchia, Svizzera, Monaco e Regno Unito.

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