Cosa deciderà il governo su Green Pass, stato di emergenza e parametri per i colori delle Regioni
Oltre la metà degli italiani vaccinabili, cioè sopra i 12 anni, ha ricevuto sia la prima che la seconda dose e risulta immunizzato, ma l'aumento dei contagi a causa della variante Delta preoccupa il governo e potrebbe mettere a rischio la ripresa economica se l'Italia si trovasse nella situazione di altri Paesi europei, dove l'alta circolazione dell'infezione ha costretto a nuove chiusure. Il Consiglio dei ministri si dovrebbe riunire a breve, tra oggi e domani, per decidere sulle nuove regole, sulla linea della prudenza, che tra Green Pass e proroga dello stato di emergenza dovrebbero permettere di affrontare meglio questa nuova crescita della curva.
Sul Green Pass, però, è ancora scontro tra le forze di governo, con il centrodestra nettamente contrario all'utilizzo anche per entrare nei ristoranti al chiuso e per salire sui mezzi di trasporto. Ieri si è riunita la Conferenza delle Regioni che ha formulato una serie di proposte da discutere con il governo: ma i governatori, di fatto, sono favorevoli ad un utilizzo più esteso della Certificazione verde in modo da scongiurare nuove chiusure, anche se sostengono la possibilità di limitare questo uso generalizzato alle zone colorate, e non a quella bianca.
Si dovrà affrontare anche la questione dello stato di emergenza. Il governo sembra orientato alla proroga per il 31 dicembre. Al momento la scadenza è fissata al 31 luglio, ma visto anche il peggioramento della situazione epidemiologica si pensa di rimandare il tutto alla fine dell'anno in modo da poter contrastare con più facilità la pandemia.
Infine, si dovrà anche fare il punto sui parametri che determinano i cambi di colore delle Regioni. "L’andamento della campagna di vaccinazione consente di aggiornare gli indicatori a cui si legano l’assegnazione dei colori alle diverse zone e le conseguenti misure di restrizione", ha commentato il presidente della Conferenza delle Regioni, Massimiliano Fedriga, al termine del vertice con gli altri governatori di ieri. In realtà i presidenti delle Regioni torneranno a riunirsi per definire delle proposte più precise: ci sarà poi la cabina di regia, a cui seguirà il Cdm che dovrà prendere le decisioni.
Anche sui colori delle Regioni, però, parrebbe già esserci un'intesa: riguardo ai nuovi parametri si parla del 15% di pazienti Covid nelle terapie intensive e del 20% nei reparti ordinari come soglie massime per rimanere in zona bianca, oltre scattano i colori. Con la ridefinizione dei parametri, inoltre, dovrebbe anche stabilirsi un numero minimo di tamponi da effettuare ogni settimana, per assicurare il controllo dell'infezione. Lo stesso ministro della Salute, Roberto Speranza, ha però sottolineato come sia "ragionevole" far pesare di più il tasso di ospedalizzazione nell'attribuzione dei colori alle Regioni, anche considerando che la quota di popolazione vaccinata continua ad aumentare.