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Cosa contiene il Dl Cultura approvato dal Senato

Il Senato ha approvato con 175 sì, 18 no e 54 astenuti il decreto Cultura per il rilancio dei beni culturali: ecco le principali misure approntate dal Governo. Alle fondazioni liriche 75 milioni, 5 al Maxxi e via libera al Progetto Pompei.
A cura di Redazione
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Una approvazione a maggioranza con "modificazioni sostanziali" al testo presentato dal Governo e analizzato dalle Commissioni: è questo il responso che il Senato della Repubblica ha dato sul ddl n.1014 di conversione in legge del decreto-legge  n.91 "recante disposizioni urgenti per la tutela, la valorizzazione e il rilancio dei beni e delle attività culturali".

A questo punto, il decreto, noto come "valore cultura", passa all'esame della Camera dei deputati, che ne analizzerà le sue tre partizioni:

  • tutela, il restauro e la valorizzazione dei beni culturali italiani
  • rilancio del cinema, delle attività musicali e dello spettacolo dal vivo
  • reperimento e la distribuzione delle risorse a favore dei beni e delle attività culturali

Per quanto riguarda il primo ambito, la relazione finale segnala il "particolare rilievo delle disposizioni sul sito archeologico di Pompei, per il quale è stata istituita la figura del direttore generale del "Progetto Pompei", con il compito di definire le emergenze, assicurare lo svolgimento delle gare, migliorare la gestione del sito e delle spese". Ma non solo, perché il decreto consentirà la selezione di 500 laureati under 35 nelle Regioni Puglia, Campania, Calabria e Sicilia per un tirocinio di 12 mesi per portare a compimento un programma sperimentale per la digitalizzazione ed inventariazione dei beni culturali.

Nel "Capo II", invece, sono contenute misure per il rilancio del cinema e dello spettacolo, con l'estensione del tax credit al settore musicale (e la sua stabilizzazione per il cinema). Ma soprattutto si escludono "dai tagli orizzontali previsti dalla spending review "gli enti culturali vigilati dal Ministero per i beni e le attività culturali e i teatri stabili pubblici" (mentre non manca un fondo di 75 milioni di euro per i piani di risanamento della situazione debitoria delle fondazioni lirico sinfoniche).

Infine, il terzo capitolo, con la ricerca di trasparenza nei finanziamenti e l'istituzione di un'anagrafe degli incarichi amministrativi artistici degli enti di spettacolo". In aggiunta poi, vale la pena di ricordare le altre misure accessorie: "l'istituzione di un vice direttore vicario che affianca il direttore generale di progetto per Pompei; l'introduzione di un articolo per la tutela delle botteghe storiche; le misure per valorizzare il Forum Unesco per la cultura; lo stanziamento di 1,3 milioni di euro per le fondazioni culturali finanziate dal Ministero; l'autorizzazione di spesa di 2 milioni di euro per il restauro del Mausoleo di Augusto e di 5 milioni di euro per le attività del Museo di arte contemporanea MAXXI; semplificazione delle donazioni fino a 500 euro in favore della Cultura".

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