Cosa c’è nella manovra da 30 miliardi di euro approvata dal governo
Via libera alla manovra. Il governo ieri ha approvato in sede di Consiglio dei ministri la legge di Bilancio per il 2022 da 30 miliardi di euro, poi illustrata in conferenza stampa da Mario Draghi affiancato dai ministri del Lavoro e dell'Economia, Andrea Orlando e Daniele Franco. Tanti gli interventi programmati, da quello sulle pensioni a quello sul reddito di cittadinanza, i fondi per le imprese, più soldi alla sanità e alla scuola. Almeno 12 miliardi sono stati stanziati per ridurre la pressione fiscale.
"Al problema del debito pubblico, a quello delle prestazioni sociali inadeguate e alle altre giuste modifiche del nostro sistema sociale che non abbiamo potuto fare negli anni passati si esce attraverso la crescita: il Paese crescerà bene oltre il 6% e questa è una bussola e la strategia di questo governo. Questa legge non assicura che il percorso continuerà in futuro: la crescita la fanno le italiane e gli italiani. Getta però le basi perché si andrà vanti così", ha chiarito Draghi.
Una manovra, che ha visto tanti nodi a livello politico sui diversi temi. In primis su quello delle pensioni, con la Lega che si è vista lasciare scadere Quota 100 e si è opposta ad un ritorno alla Legge Fornero. Alla fine è stato confermato il passaggio a Quota 102, cioè 64 anni di età e 38 di contributi per ritirarsi dal mondo del lavoro. L'obiettivo, ha spiegato il presidente del Consiglio, è quello di tornare pienamente al sistema contributivo.
Anche sul reddito di cittadinanza si è consumato lo scontro politico. Draghi ha sottolineato che "è chiaro che non ha funzionato", parlando degli abusi e degli "intralci" al mondo del lavoro. Si va verso un rifinanziamento della misura con una serie di modifiche, a partire dall'aumento dei controlli e dai cambiamenti per quanto riguarda le offerte di lavoro ai percettori del beneficio. "Non è questo il governo politico dei nostri sogni, ma siamo rimasti in trincea per difendere quanto costruito in questi anni per famiglie, lavoratori e imprese", ha commentato il leader del Movimento Cinque Stelle, Giuseppe Conte. "Sul Reddito di cittadinanza abbiamo fatto quello che avevamo detto: lo abbiamo rifinanziato e migliorato. Chi percepisce l'assegno viene incentivato ad accettare già la prima offerta di lavoro, se non lo fa il sostegno viene gradualmente decurtato. E questo è giusto perché in un momento così difficile del Paese una offerta di lavoro non si rifiuta", ha spiegato.
Per quanto riguarda infine il taglio delle tasse, il governo stanzierà 12 miliardi di euro. Almeno otto di questi andranno alla riduzione delle imposte per le imprese, per i singoli e per il cuneo fiscale. Ora con il Parlamento si dovranno esplorare le diverse proposte per modulare le tasse